Alle urne anche gli ingegneri dell’ordine della Provincia di Roma: presentata la lista “Ingegneri Romani”

E’ tempo di elezioni non solo per la politica nazionale e locale, ma anche per uno degli ordini professionali più prestigiosi della Capitale: quello degli ingegneri che saranno chiamati a rinnovare l’Ordine su base provinciale tra il 20 febbraio e il 2 marzo. In vista della sentita sfida elettorale si è presentata ieri all’EXED, in Piazza della Repubblica, la lista “Ingegneri Romani”. I 15 componenti, guidati dagli Ing. Luigi Rossi e Aristide Croce, hanno indetto una conferenza stampa in cui sono state esposte le linee programmatiche che verranno adottate in caso di successo elettorale. Il primo aspetto su cui i relatori hanno focalizzato l’attenzione è stato il criterio seguito nella scelta dei componenti la lista: tutti ingegneri, ovviamente, ma di estrazione assolutamente eterogenea sia quanto a specializzazione, sia quanto all’ambito professionale di operatività ( sono presenti liberi professionisti, ma anche dipendenti, sia pubblici che privati), sia per età come anche per sesso ( due le ragazze inserite nella lista). Precisazione ritenuta opportuna per rimarcare l’assoluta trasversalità di una compagine che si propone, proprio in quanto composita, di voler rappresentare al meglio tutte le componenti dell’ingegneria di Roma e provincia, oltre ad una connotazione assolutamente apartitica onde scongiurare deprecabili fenomeni che hanno reso travagliata l’attività di un ordine che ha subito, dal 2006, ben due commissariamenti. Tra i punti qualificanti del programma esposto, i relatori, dopo essersi soffermati sulle vicissitudini burocratico-giudiziarie dell’ordine, hanno voluto sottolineare l’importanza della partecipazione di tutti i colleghi che sarebbe favorita dall’istituzione di dell’Assemblea dei Delegati, le iniziative che si intendono intraprendere per fronteggiare al meglio il momento di crisi occupazionale e che investono anche il sin qui deficitario collegamento tra le Università e il mondo del lavoro proponendo degli incontri con selezionatori del personale di aziende nell’ambito di career days dove il focus non sarebbe, come spesso accade, sull’autopromozione delle aziende presenti. Per favorire la riqualificazione degli ingegneri già occupati che intendono cambiare lavoro o il reinserimenti di quelli che lo hanno perso in età avanzata, è stata avanzata la proposta di coinvolgere le istituzioni competenti per organizzare dei Master di congrua durata con annessi stages. Particolare attenzione è stata dedicata all’esigenza di garantire una formazione continua anche attraverso l’istituzione del CESING, centro studi ingegneria, che si farebbe carico sia di regolamentare i corsi che di favorirne la diffusione on-line. A tal proposito, è stata presentata l’interessante iniziativa volta alla creazione di una banca dati che consenta l’accesso alle normative internazionali, non solo europee. Si è voluto rimarcare anche la necessità di uno Sportello per il Cittadino che possa consentire a quest’ultimo di scegliere comodamente a quale professionista rivolgersi e di aprire sedi decentrate dell’ordine su tutto il territorio della Provincia. I relatori hanno evidenziato anche l’urgenza di affrontare le problematiche sottese alle nuove realtà che il mercato del lavoro impone, quali le Società di Ingegneria, e alla tutela degli operatori tradizionali da indebiti sconfinamenti da parte di figure affini ( come gli architetti). Onde snellire la crescente mole di contenzioso si è, infine, affermata la volontà di riattivare la Camera Arbitrale. Un programma molto articolato, quindi, ma non cristallizzato, essendo suscettibile di periodiche verifiche e rivisitazioni a seguito di incontri pubblici di dibattito sui temi più “caldi”, tali da realizzare un costante “work in progress”.

 D.P.