Ultimo giorno di campagna elettorale, poi la parola passerà agli elettori dei comuni per la scelta definitiva, domenica 19, del nuovo amministratore cittadino per Roma, Milano e Torino, ma anche Napoli, Trieste, Bologna, Benevento, Brindisi, Carbonia, Caserta, Crotone, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Olbia, Pordenone, Ravenna, Savona e Varese.
E se proprio in queste ore il duello tra i due contendenti, usciti dalla precedente consultazione, il 5 giugno, con la percentuale di voti più alta, si fa ancora più acceso cavalcando l’onda delle necessità cittadine raccolte battendo strade e quartieri, una voce si alza anche dal popolo dei più giovani: i bambini.
Cosa chiedono? Di attivare canali ascolto stabili nei comuni, aprire palestre alla portata di tutti; e poi: musei gratis, case ecologiche e auto elettriche per abbassare l’inquinamento. Anche i bambini dicono la loro su quello che farebbero per migliorare le proprie città se fossero loro ad amministrarle, a pochi giorni dai ballottaggi nei principali comuni italiani. Le voci dei piccoli, sono raccolte in cinque filmati, realizzati dall’Ong Save The Children che li diffonderà sui social network, dove questi eccezionali interpreti appaiono con indosso simbolicamente la fascia tricolore. L’iniziativa fa parte di un laboratorio di partecipazione rivolto a 60 bambine e bambini dai sette ai 12 anni, italiani e di origine straniera, che frequentano i ‘Punti Luce’, spazi promossi dall’organizzazione nelle aree svantaggiate di Brindisi, Roma, Milano, Napoli e Torino per contrastare la povertà educativa.
I bambini e le bambine del ‘Punto Luce’ del quartiere Le Vallette di Torino, per esempio, si soffermano sul tema istruzione, proponendo una scuola dove si possa “studiare non solo sui libri, ma anche facendo esperimenti”. Per i bambini che frequentano i Punti Luce della Capitale, nei quartieri Torre Maura e Ponte di Nona serve una biblioteca più grande a scuola, visto che la loro “e’ grande come uno sgabuzzino”. Dai ragazzini del quartiere Sanità di Napoli, giunge invece la richiesta di una grande piazza nella quale organizzare le feste e di maggiore sicurezza “perché non vengano più uccise le persone”. Uno dei piccoli sindaci intervistati a Napoli ha inoltre le idee molto chiare in tema di lotta al razzismo: “Metterei degli antirazzisti, cioè se qualcuno è razzista fargli cambiare idea”. Infine la proposta dei bambini del Punto Luce del quartiere Giambellino di Milano: un campo per giocare, dove non disturbare nessuno, perché “Tutti ci dicono sempre: Qui non dovete giocare!”.
È essenziale che le nuove amministrazioni comunali attivino, con i bambini e gli adolescenti, dei canali di ascolto non sporadici ma continuativi, prendendo sul serio le loro proposte, in modo da riconoscerli come cittadini a pieno titolo della comunità locale, secondo la Convenzione Onu del 1989 dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, dichiara Raffaela Milano, direttore dei programmi Italia-Europa di Save the Children, commentando l’iniziativa.
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