Analfabeti funzionali si diventa. Per chi non lo conoscesse si tratta di una forma più complessa rispetto a chi non è in grado di leggere o scrivere, perché l’analfabetismo funzionale è l’incapacità di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana. Vuol dire non essere in grado di compilare un modulo prestampato – dal bollettino postale alla domanda d’impiego, al contratto di affitto, alla polizza assicurativa da sottoscrivere – ma anche non riuscire a comprendere un articolo di giornale, né tanto meno le indicazioni di un segnale stradale o l’orario di un autobus, o leggere e comunicare di dati di un utenza domestica.
L’analfabetismo funzionale limita, in modo grave, anche l’interazione con le tecnologie dell’informazione come il computer e di conseguenza la navigazione sul web e la possibilità di ricevere e inviare posta elettronica, aggiornarsi in tempo reale e qualsiasi possibilità di utilizzo per motivi di lavoro. Come conseguenza ulteriore , secondo gli studi di sociologi l’analfabeta funzionale è soggetto a limitazioni sociali, un lavoro più scarsamente retribuito ed altre insidie associate alla sua inabilità.
Da un’indagine non molto recente, svolta su un campione di popolazione compresa tra 16 e 65 anni, la situazione italiana si è rivelata non essere troppo florida con una percentuale di persone con analfabetismo funzionale superiore (47,0) perfino al Messico (43,2). Se poi si considera che uno studente su tre non finisce le superiori e che anche nella scuola dell’obbligo si segnala un’avvilente percentuale (15%) di ragazzi che non proseguono gli studi i può contrastare la dispersione scolastica in Italia? Il fenomeno è complesso e non sempre di facile monitoraggio, ma ancora oggi sfodera un’avvilente percentuale a doppia cifra (15%) di ragazzi che non proseguono gli studi, è presto detto che l’analfabetismo funzionale nel nostro Paese è in aumento costante: c’è un processo di progressivo allontanamento, con assenze reiterate, ritardi, bocciature, insuccessi e perdita di fiducia. Con nebbia sul futuro.
Il livello di istruzione in Italia, dunque, è “molto basso” e quasi tre adulti su quattro sono “analfabeti funzionali”, incapaci di adattarsi all’evoluzione della società moderna. Lo ha sottolineato anche il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in una lezione al liceo Tasso di Roma. “L’educazione finanziaria è molto importante – ha detto – ma in Italia il livello di educazione finanziaria è molto basso. E purtroppo anche il livello di istruzione è molto basso”. “Una statistica drammatica dell’Ocse – – su 100 adulti 72 sono analfabeti funzionali: sanno leggere e scrivere ma non sanno vivere nella società di oggi, che richiede altre capacità di adattamento”.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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