Da oggi, probabilmente dal primo pomeriggio, l’App Immuni sarà disponibile sugli Store e potrà essere scaricata gratuitamente dagli italiani che lo desiderino sui loro smartphone. Il team di sviluppo ha completato la messa a punto della piattaforma, ma mancano gli ultimi passaggi per il via libera da parte del Garante della Privacy.
La sperimentazione, invece, partirà ufficialmente il 3 giugno in quattro regioni: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria. Sarà disponibile per il download in tutta Italia, ad eccezione del Friuli Venezia Giulia dove il governatore Massimiliano Fedriga ha deciso di ritirare la disponibilità della regione.”Più che una sperimentazione si tratterà di un test di pochi giorni, forse una settimana, per provare le funzionalità dell’App”, spiega all’ANSA Pierluigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force pugliese per l’emergenza Coronavirus.
L’App Immuni offre la possibilità di tracciare i contatti dei contagiati dal Covid-19, secondo Lopalco uno “strumento utile” perché, in caso di contagio di una persona, “ci aiuterà a rintracciare tutti i suoi contatti, anche quelli sconosciuti che diversamente non riusciremmo a raggiungere”. “Io la scaricherò – prosegue il professore – l’App Immuni rappresenta una sicurezza per ognuno di noi”. Una volta installata basterà inserire pochi dati, come il proprio Comune di residenza, e il sistema funzionerà in automatico: saranno gli smartphone sui quali è presente l’App – quando si troveranno a una distanza inferiore a un metro – a scambiarsi dei codici generati automaticamente e in maniera anonima.
Nessuna ipotesi circa la durata della fase di test. Tutto dipenderà da eventuali problemi di utlizzo anche se l’obiettivo è quello di accorciare i tempi il più possibile (l’attesa per l’App è stata già molto lunga). “Non ho dubbi che tecnicamente la App funzionerà, questo credo che dobbiamo darlo per scontato perché sono settimane che ci stanno lavorando. Quello che non sappiamo e che rappresenta un punto di domanda è quante persone la utilizzeranno, essendo su base volontaria. Ma d’altra parte non c’era alternativa, non si poteva rendere obbligatoria“, ha commentato Luca Richeldi, componente del Comitato tecnico scientifico, ospite di 24Mattino su Radio24.
La tanto discussa App Immuni, già caricata sugli store di Google e Apple è il nuovo bersaglio di una campagna di virus informatici che circolano in queste ore in l’Italia. Attenzione quindi, nella fase di installazione sui propri dispositivi, alle app fasulle per non cadere vittima di pericolosi attacchi hacker. Proprio in questi ultimi giorni sono stati segnalati diversi tentativi di truffa. Agid-Cert, la struttura del governo che si occupa di cybersicurezza, ha lanciato l’allarme: una campagna di virus informatici sta investendo l’Italia nelle ore in cui sta per essere resa disponibile l’app Immuni. Il virus si chiama FuckUnicorn e diffonde un ransomware (virus che prende in ostaggio i dispositivi e poi chiede un riscatto): con una mail l’utente viene invitato a scaricare un file denominato Immuni e indirizzato su un sito contraffatto simile a quello della Federazione Ordine Farmacisti Italiani. Quindi tutti coloro che hanno scaricato il file fasullo si sono visti criptare i file presenti nel dispositivo utilizzato. Unico modo per recuperare i dati, pagare 300 euro in bitcoin ai propagatori del virus informatico.
Attenzione quindi alle truffe che possono causare gravi e costosi danni.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy