“Chiedo al governo italiano e faccio un appello: aiutateci a fare uscire dal Pakistan me e la mia famiglia perché siamo in pericolo”. Questo l’appello urgente del marito di Asia Bibi, la donna cristiana condannata 8 anni fa all’impiccagione per blasfemia e di recente assolta dalla Corte Suprema, ma che non può lasciare il Paese a causa delle proteste dei fondamentalisti islamici.
Ashiq Masih, consorte della donna madre di cinque figli, ha registrato il suo messaggio accorato all’Italia in un video ad che è stato trasmesso da ‘Aiuto alla Chiesa che Soffre’. Non soltanto la loro vita è in pericolo, dice, ma hanno persino “difficoltà a trovare da mangiare”. Lui e la figlia Eisham erano stati in Italia lo scorso 24 febbraio come testimoni dell’evento di Acs ‘Colosseo Rosso’ in occasione del quale il monumento romano era stato illuminato in solidarietà con chi è perseguitato per ragioni di fede. “Ringrazio molto Aiuto alla Chiesa che Soffre per la visibilità internazionale che ha dato alla nostra situazione e alla causa di Asia Bibi. È molto importante l’attenzione della comunità internazionale e dei media per mantenere viva Asia Bibi e per proteggerci”, ha sottolineato.
Ashiq Masih nei giorni scorsi aveva inviato una richiesta di asilo a Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada, dopo che le proteste degli integralisti islamici in Pakistan hanno convinto il governo di Imran Khan a bloccare il rilascio della donna assolta dall’accusa di blasfemia. L’accordo tra il governo e il partito Tehreek-i-Labaik (Tlp) prevede che le autorità impediscano ad Asia Bibi di lasciare il Paese e che non si oppongano alla richiesta di revisione della sentenza dell’Alta Corte. “L’accordo è stato per me un brivido nella schiena”, ha detto Masih in un’intervista all’emittente tedesca Dw. “E’ sbagliato creare un precedente per cui si può fare pressione sul sistema giudiziario”.
Intanto Saiful Malook, l’avvocato di Asia Bibi, ha lasciato il Pakistan affermando che la sua vita è in pericolo. Il legale, costretto alla fuga per ‘minacce da parte di una branca di avvocati’, è atterrato all’aeroporto di Fiumicino, con un aereo di linea della compagnia aerea Turkish Airlines proveniente da Istanbul ed è poi partito alla volta di Amsterdam.
Sulla richiesta d’aiuto all’Italia del marito della donna cristiana assolta dall’accusa di blasfemia, ma che non può lasciare il Pakistan, il governo italiano è al lavoro “con discrezione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al programma ‘Non stop news’ di Rtl 102.5 intervistato da Pierluigi Diaco:
“Ci stiamo lavorando con altri Paesi occidentali, con discrezione per evitare problemi in loco alla famiglia che vuole avere un futuro. Posso assicurare che io, da ministro ma anche da leghista, ci tengo che donne e bambini a rischio della vita, possano avere un futuro”.
Salvini ha sottolineato che “questo va di pari passo in Italia con la chiusura dell’immigrazione clandestina”. Parlando al programma di Diaco, il ministro dell’Interno ha precisato che saranno “garantite vita, futuro e libertà a questa povera famiglia”. Ma ha anche ricordato che “ci sono tanti italiani in Pakistan, e dobbiamo stare attenti a parlare. Il nemico è il fanatismo”.
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