A mezzanotte va la ronda… del piacere, difficile dirlo.
Tramontata o quasi la fase dei ‘navigator’, parliamo di quelle tremila persone assoldate per supportare gli operatori dei Centri per l’impiego nella realizzazione di percorsi lavorativi da proporre ai 966mila beneficiari del reddito di cittadinanza considerati occupabili, e mandata in vacanza qualche task force tra le 15 messe in piedi per aiutare il premier nei suoi compiti istituzionali, ecco che la nuova trovata si chiama ‘assistenti civici’.
Non possiamo paragonarli alla ‘guardia civil’ spagnola, anche se il loro compito principale sarà quello di sorvegliare: i 60 mila volontari che un bando della Protezione civile intende reclutare per un aiuto ai Comuni nella gestione della fase 2, saranno utilizzati soprattutto per vigilare nelle zone della movida, nei luoghi dove le persone, in particolare i ragazzi, si riuniscono la sera.
Già li chiamano ‘spioni’, ‘sentinelle anti-spritz’. E oltre a non godere con largo anticipo dell’apprezzamento di cittadini già stressati da 70 giorni di lockdown e da una stretta sorveglianza delegata alle forze di polizia, al personale dei supermercati e persino ai passanti che lanciano strali con lo sguardo se passi troppo vicino, oppure se la mascherina non copre anche il naso, le figure partorite dalla fulgida mente del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, hanno colto con sorpresa i titolari dei Palazzi romani creando un certo malumore.
Bocciati dalle opposizioni, dagli alleati di governo pentastellati, da Italia viva e da Leu – persino nel partito del ministro Boccia (il Pd) sono in molti ad avere sollevato obiezioni – hanno costretto Giuseppe Conte a convocare un incontro urgente con i ministri coinvolti – la titolare del Viminale Luciana Lamorgese, la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo e lo stesso Boccia. Perché né il ministro promotore dell’iniziativa, Boccia, né il premier Conte si sono premurati di avvisare la titolare del Viminale, tantomeno di consultarla. Eppure, «visto che si tratta di questioni di ordine pubblico che stanno impegnando da settimane le forze dell’ordine — prima nei controlli sugli spostamenti e adesso in quelli contro gli assembramenti — sarebbe stato scontato agire insieme per valutare l’opportunità di una simile mossa», sottolineano dal ministero dell’Interno.
Insomma, neanche si è concretizzata l’idea dei sessantamila «assistenti civici» al servizio dei Comuni, che si è dovuto ridimensionare in quattro e quattrotto il ruolo da affidare loro. “Non avranno compiti di ordine pubblico”, ha chiarito il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenendo ad Agorà su Rai3. “Per noi – ha spiegato – sono volontari che già nella fase dell’emergenza ci hanno dato una mano portando i medicinali o la spesa a chi era in difficoltà. Ci stanno aiutando davanti ai mercati per contingentare gli ingressi, ma non c’entrano nulla con la movida né con i controlli. I volontari – ha aggiunto – per me devono fare quello che hanno fatto in questi mesi”.
“Anziché gli assistenti civici credo che sarebbe stato più opportuno dare delle risorse ai sindaci, ce ne sono anche di area di Governo come il sindaco di Torino secondo cui tra poco non si raccoglieranno più i rifiuti, non credo che gli assistenti civici possano raccogliere i rifiuti”, ha sottolineato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti su La7. “Il volontariato è una grande realtà nel Paese e anche in Liguria, ma per tenere il controllo dell’ordine pubblico su una spiaggia bisogna avere qualche capacità, conoscenza e potere – sostiene Toti – Non credo che questa sia la soluzione”.
Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga non ritiene che sia la cosa giusta mandare in giro persone a fare i controllori. “Servono, ma per questo ci sono già polizia locale, polizia, carabinieri. Bisogna fare un’opera forte di sensibilizzazione”, ha spiegato al microfono di “Centocittà” su Radio1. Parlando della situazione in regione, Fedriga ha spiegato che “rispetto ai primi giorni in cui c’è stata una maggior movida, nel fine settimana, che erano i giorni più critici, invece sono state rispettate molto di più le regole. C’è stato molto senso di responsabilità da parte dei cittadini”.
Giusto istituire delle «ronde» anti movida, che Giorgia Meloni paragona ai «guardiani della rivoluzione islamica»? Quel che è certo è che perplessità a parte anche questa operazione si farà. Come tutto quello che a nostra insaputa, tacitamente, il governo ha già messo in cantiere o realizzato facendolo passare sotto il nostro naso.
In ultimo, un aggiornamento sul primo week end post lockdown: 1.321 denunciati, con un picco domenica e 238mila controllati. Pochi i trasgressori: òpoco più dello 0,5 dei controllati. C’era proprio bisogno, dunque, di ulteriori rinforzi?
A.B.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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