Gli italiani passano in auto 5 anni e 7 mesi della loro vita, un anno e mezzo più della media europea, che è di 4 anni e un mese. È una delle conclusioni di La mia vita in auto, uno studio commissionato da Citroën all’istituto di ricerca CSA Research e presentato ieri al Salone dell’Auto di Parigi.
Lo studio è stato condotto fra luglio e agosto 2016 su un campione di cittadini di sette Paesi europei (Francia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo, Regno Unito e Spagna).
“Si parla sempre delle prestazioni dei motori, della bellezza delle linee, delle innovazioni tecnologiche sempre più sofisticate”, spiegano i rappresentanti della Casa automobilistica francese. ”Ma ci si è mai davvero interrogati su quanto succede a bordo, di quello che si fa, si sente, si vive?”
Di quei cinque anni e mezzo che gli italiani passano seduti in un abitacolo, come detto sopra, tre e mezzo li passiamo al volante, gli altri due da passeggeri. Trascorriamo 2 anni e 8 mesi in viaggio con la famiglia o gli amici.
Se ci passiamo così tanto tempo, l’auto diventa più di un semplice mezzo di trasporto: è un vero e proprio pezzo di ambiente domestico che ci segue in tutti i nostri spostamenti. Logico, quindi – anche se non sempre giusto – che la usiamo per una serie di attività che per qualche motivo non siamo riusciti a completare fra le mura domestiche. Alzi la mano chi non ha mai usato lo specchietto retrovisore per dare il tocco finale alla toeletta del mattino: si tratti di pettinarsi o di sistemare il trucco, agli italiani che guidano tutti i giorni capita in media 2.294 volte nell’arco della vita. Qualcuno in auto riesce perfino a radersi. E lo studio, fedele al metodo scientifico, non si arrischia a spiegare se si tratti di un virtuoso o di un pericolo pubblico…
Tra le altre abitudini curiose censite da Citroën, non si può non menzionare la musica: in media ci capita 5.762 volte di ascoltare musica al volante, 4.955 volte di cantare o canticchiare. Non siete soli, in altre parole, ed è statisticamente molto probabile che esista qualcuno che canta peggio di voi. Più raro, ma neanche di troppo, il caso di chi parla da solo al volante: capita 2.967 volte. Per schiarire la voce – o per sopravvivere, nel caso di ingorghi particolarmente gravi – capita 3.642 volte di bere acqua o succhi di frutta, numero che sale di poco, per la precisione a 3.843 volte, nel caso dei passeggeri.
In auto ci si arrabbia, impossibile negarlo, ma – con buona pace dei sostenitori dell’esistenza della road rage – il guidatore italiano litiga in media 219 volte nell’arco della vita. Capita più spesso di ridere: 338 volte, si legge nello studio. Per non parlare delle effusioni: 4.531 baci nell’arco di una vita, e l’auto si trasforma in alcova per una media di otto volte, il doppio della media europea.
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