Il presidente del Consiglio Conte e i ministri Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza hanno ricevuto una notifica dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma che origina dalle numerose denunce per la gestione dell’emergenza Covid. Lo rende noto palazzo Chigi. L’avviso riguarda la trasmissione al Collegio di cui all’art. 7 della citata legge cost. n. 1/1989 degli atti di un procedimento penale iscritto per i delitti di cui agli artt. 110, 438, 452 e 589, 323, 283, 294 c.p., che origina da varie denunce da parte di soggetti terzi provenienti da varie parti d’Italia.
L’avviso di garanzia che fonda sugli oltre 200 esposti e denunce, inviati tutti durante le settimane di lockdown da semplici cittadini e in alcuni casi moto simili tra loro, riguarda la contestazione dei reati di omicidio colposo, abuso d’ufficio, attentatato alla libertà, violazione della Carta, commessi con una gestione dell’emergenza Coronavirus che il premier Conte la personalizzato forse un po’ troppo. Gestione di cui ora che sono stati desecretati i verbali redatti dal Comitato tecnico scientifico preposto alla valutazione dei casi di contagio registrati e alle conseguenti misure da adottare, si conoscono alcuni retroscena dei quali il Governo dovrà sicuramente rendere conto alla Nazione.
Esposto anche dell’avvocato Carlo Taormina
Tra i numerosi esposti anche quelli dell’avvocato Carlo Taormina. Il legale ha presentato denunce a Roma, Milano, Bergamo, Lodi, Torino, Reggio Emilia, Enna e altre sedi giudiziarie. Contesta le conclusioni della Procura: “Noto un’interferenza rispetto al Tribunale dei Ministri perché la legge non prevede alcun potere da parte delle Procure per i reati ministeriali, rientrando in ogni competenza del Tribunale dei Ministri che conserva massima autonomia. Vedremo cosa farà il Tribunale”. Gli esposti, affidati ai pm Eugenio Albamonte e Giorgio Orano, sono stati inviati da semplici cittadini e in alcuni casi sono molto simili tra loro.
Due differenti denunce
Di fatto sono due i filoni: chi lamenta che il Governo ha fatto troppo poco nella lotta al virus e, in questo caso, si ipotizzano i reati di epidemia colposa, omicidio colposo e delitti colposi contro la salute pubblica. Chi, invece, asserisce che il lockdown è stata una misura sproporzionata rispetto alla situazione, ipotizzando i reati di abuso d’ufficio e attentato contro i diritti politici del cittadino. I pm, dopo la formale iscrizione come atto dovuto del presidente del consiglio Conte e dei ministri Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza, ritengono “le notizie di testo infondate e dunque da archiviare”
Comitato vittime, nostre denunce non saranno archiviate
“Riteniamo che i nostri esposti – è la reazione del Comitato Noi Denunceremo, che raccoglie i parenti delle vittime – siano corredate da documenti e fatti che abbiano valore probatorio tale da non portare a un’analoga richiesta di archiviazione. Se la Procura di Roma ritiene che ci siano gli estremi per l’archiviazione, l’avvocato Taormina provvederà a depositare un’opposizione fondata per confutare la richiesta della Procura”.
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