Schiavi del web! Gli esperti la chiamano Internet addiction disorder. Un’autentica malattia che colpisce a tutte le età: dai 6 anni ai 90. E c’è chi la cura. Fin dalle elementari, denunciano i pediatri, molti ragazzini passano più ore al pc che all’aria aperta, con gravi rischi per la salute. Non mancano casi-limite. Un adolescente, dopo 36 ore di seguito su internet, è stato trascinato al Pronto soccorso praticamente in stato vegetativo. Un tale al poker on-line, in due notti, è finito sul lastrico.
A Roma, al Policlinico Agostino Gemelli, c’è la fila per disintossicarsi, segnandosi al Centro per la cura delle patologie dal web, aperto dallo psichiatra Federico Tonioni.
Finora ci sono passati in 600. È l’unico centro del genere in Italia. Una struttura pubblica. Basta l’impegnativa del medico e prendere appuntamento. Il 30 per cento delle persone, dopo il primo colloquio gira i tacchi, ma gli altri restano. Chi sono? Uno su 10 è dipendente patologico da Facebook. In Italia si contano 14 milioni di utenti attivi ogni giorno. Cliccano complessivamente 3 miliardi di “Like” ogni mese, caricano 288 milioni di foto, e inviano 3,5 miliardi di messaggi. In cura al Gemelli, ce ne sono passati in parecchi, tutti giovanissimi, in genere dai 14 ai 20 anni.
“Le famiglie ci telefonano angosciate – racconta il professor Tonioni – I figli non vanno più a scuola, non escono di casa, non ridono, non piangono…. Facebook non va demonizzato, va benissimo per socializzare. Ma senza esagerare, altrimenti si sprofonda nella solitudine, nella psicosi”.
C’è chi aggiorna di continuo le foto, ha migliaia di amici, chatta 18-20 ore di seguito, fino a notte fonda. Uscire per un gelato? Meglio cliccare sul gruppo “Gli amanti del gelato”. Andare con una ragazza? E chi ha il tempo? Al Gemelli la maggior parte degli adolescenti in cura, però, sono letteralmente stregati dai giochi di ruolo. Soprattutto i più violenti, classificati con la lettera M: ‘L’uomo-tigre’, ‘Ken’, ‘Mafia’…
“Giochi accattivanti, seducenti, ma che possono dare il colpo di grazia, se nascondono patologie pregresse” osserva il professore.
Le famiglie sono le prime ad ignorare il pericolo. Basti pensare a Replay, dove il gioco è adescare una ragazzina e stuprarla in gruppo. Lo psichiatra Radecki afferma:
“Quando qualcuno passa da 18 a 30 ore a settimana a sognare su come uccidere, non sorprende se desidera rifarlo nella vita reale!”.
Come i due assassini/suicidi della strage della Columbine High School, 13 morti, entrambi appassionati di giochi di ruolo. Come si curano al Gemelli i maniaci di Fb e dei videogiochi?
”Con la terapia di gruppo, a volte con i farmaci – risponde lo psichiatra – L’essenziale è non privarli di botto di internet. Bisogna scalare le ore, come si fa con gli stupefacenti”.
Tonioni è autore di un libro dal titolo ‘Quando internet diventa una droga’.
“È rivolto ai genitori. Ho avuto in cura molti tossico-dipendenti, ma non ho mai visto reazioni violente come in certi ragazzini quando gli tolgono internet”.
E gli adulti? Al Centro c’è anche un gruppetto di schiavi del gioco d’azzardo. Hanno fra i 25 e i 40 anni. L’Italia è il paese al mondo dove si scommette di più: 500 euro a testa all’anno. L’1 per cento della popolazione è vittima del gioco d’azzardo patologico, il tavolo verde è il loro primo e unico interesse. In genere sono persone con patologie pregresse, alcol (4 volte più del normale) e droga. Chi gioca on-line, però…
“Imbocca una strada ancora più terribile, non ha la percezione dei soldi, è tutto più veloce. C’è chi si è letteralmente rovinato in una notte”.
Diversamente dal tavolo verde, la bisca sul web è aperta 24 ore su 24. E si presta più facilmente alle truffe. Basta un hacker. Ed è la fine.
Marcello Viaggio - Giornalista, ha esordito nel 1995 sulla rivista Italia Settimanale, con Marcello Veneziani. Dal 1998 al 2010 ha scritto sul quotidiano Il Giornale, con Andrea Pucci, oggi Vice-direttore del Tg5, e Claudio Pompei. Dal 2010 al 2011 ha scritto su Libero, in stretta collaborazione con il vicedirettore Franco Bechis. E’ stato opinionista fisso alla Tv della Libertà dell’on. Maria Vittoria Brambilla. Nell’agosto 2012 ha aperto sul web il portale NoiRoma2013.
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