Sono 75 i ballottaggi previsti per i Comuni medio grandi tra due settimane, domenica 24 giugno: in 29 casi il centrodestra è in vantaggio, il 20 lo è il centrosinistra, i Cinque stelle concorrono in tre città (RAGUSA, AVELLINO e TERNI), senza contare poi le LISTE CIVICHE. Dei 20 capoluoghi di provincia alle urne il 10 giugno scorso, solo sei hanno visto eletto il sindaco. Due sono andati al centrosinistra: si tratta di BRESCIA, dove si è affermato Emilio del Bono con il 53,9% e TRAPANI con Giacolo Tranchidia al 70.7% Questa vittoria è particolarmente importante in quanto Trapani era rimasta senza sindaco e senza consiglio comunale dopo che lo scorso anno al ballottaggio non fu raggiunto il quorum dei votanti necessario per eleggere l’unico rimasto in corsa dopo il ritiro dell’altro candidato sindaco (Girolamo Fazio), travolto da un’inchiesta di corruzione nel pieno della campagna elettorale. La città era stata quindi commissariata. a Brescia si è nuovamente imposto il sindaco uscente Del Bono. Sono andati invece al centrodestra CATANIA, BARLETTA, VICENZA E TREVISO. In particolare, l’onda lunga delle politiche ha travolto in Veneto le roccaforti di sinistra di Vicenza e Treviso e le ha consegnate nelle mani della Lega. A VICENZA infatti Francesco Rucco con il 50,6% archivia i due mandati del sindaco Achille Variati, mentre a TREVISO Giuseppe Conte, trainato dalla lista Zaia-Gentili, spodesta il democratico Giuseppe Manildo dalla poltrona di Ca’ Sugana.
A BARLETTA dove il sindaco di centrosinistra uscente, Pasquale Cascella ha rinunciato alla ricandidatura per il secondo mandato, ha vinto Mino Cannito con il 53,11% dei voti. Cannito, primario del pronto soccorso e responsabile del dipartimento emergenza urgenza della Bat, è a capo di una coalizione di dieci liste civiche, di centrosinistra e centro destra. A CATANIA, Salvo Pogliese ha strappato la città al sindaco uscente Enzo Bianco: l’ex ministro dell’Interno, già sindaco della città dal ’93 al 2000, non è riuscito a ripetersi per la quarta volta. Nei restati 14 capoluoghi il centrodestra è avanti in 9 casi mentre il centrosinistra in 4. C’è infine il caso di IMPERIA dove Claudio Scajola, uno della vecchia guardia di Forza Italia, ha scelto il ‘civismo’ per sfidare il candidato del centrodestra unito, l’architetto Luca Lanteri, suo ex delfino. Tra le curiosità del voto di domenica scorsa, il fatto che a Siracusa e Messina, a più di 24 ore dall’inizio, lo spoglio delle schede per le comunali non era ancora concluso. A Siracusa in particolare, sarà l’ufficio centrale elettorale del Comune a integrare nei prossimi giorni i risultati delle elezioni. Lo spoglio delle schede è stato infatti alla fine concluso nelle 123 sezioni, ma i presidenti di alcuni seggi non hanno compilato tutti i verbali, lasciando i fogli in bianco.
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