“La domanda di lavoro è tornata a crescere. Il tasso di disoccupazione dei giovani scende di due punti percentuali per la prima volta dal 2007”. Secondo Ignazio Visco, uscire dalla crisi si può, a patto che si sappiano sfruttare in tempo utili i segnali positivi che provengono dal mercato. Per il governatore di Bankitalia, anche se il livello di disoccupazione “resta ancora troppo alto”, la ripresa c’è e riguarda soprattutto la domanda interna. Dati alla mano, nella sua relazione annuale a palazzo Koch, Visco ha elencato le misure da adottare per una “ripresa più rapida e duratura”.
Il primo passo è il rilancio di investimenti pubblici e la riduzione del cuneo fiscale che grava sul lavoro. Sono infatti gli sgravi contributivi che, insieme al Jobs act, hanno contribuito alla crescita della domanda di lavoro “ad un ritmo superiore alle attese di un anno fa, interessando aree, settori e categorie di lavoratori esclusi dai segnali di ripresa del 2014”. In termini di occupazione si registrano segnali positivi anche nel Mezzogiorno, dove però continua ad aggravarsi il divario con le regioni del Nord.
La parola d’ordine è celerità ed interventi mirati: le riforme volute dal Governo devono essere attuate in termini utili dalle banche popolari che si stanno trasformando in spa, poichè secondo Visco “arrivare a ridosso del termine [dicembre 2016 ndr] espone ad incertezze”. Lo stesso approccio devono avere le banche di credito cooperativo: “la Banca d’Italia emanerà in tempi rapidi la normativa secondaria. Ci attendiamo un’attuazione altrettanto veloce da parte del sistema”. Il “sistema” di cui parla il Governatore di Bankitalia dovrà eseguire “seguire logiche strettamente industriali”, intervendo su costi del personale, quantità e qualità dell’organico, a cominciare dalla riduzione degli sportelli, per adeguare il modello di attività “agli sviluppi del mercato e della tecnologia”.
Lo sforzo però deve arrivare anche dalla comunità internazionale, in particolare europea. “l’esperienza internazionale mostra che, a fronte di un fallimento del mercato, un intervento pubblico tempestivo può evitare una distruzione di ricchezza, senza necessariamente generare perdite per lo Stato, anzi spesso producendo guadagni. Andrebbero recuperati più ampi margini per interventi di questo tipo, per quanto di natura eccezionale”, ha affermato Visco in relazione alla nuova normativa sul bail in.
Cooperazione europea significa prima di tutto evitare di dare “risposte frammentarie” a “sfide globali”: “tenere le minacce fuori dell’uscio di casa tornando a erigere barriere nazionali ha ben poche probabilità di riuscita” ha continuato Visco, che ha conclso con le parole del grande europeista Altiero Spinelli, auspincando “un’unione che riparta dai valori fondamentali del progetto europeo. Pace, libertà uguaglianza, promozione del benessere”.
Piena fiducia poi nel Fondo Atlante, che possiede “la determinazione, l’indipendenza e la professionalità per affrontare la sfida con successo; quanto più ci riuscirà, tanto più sarà possibile raccogliere nuovi investimenti, alimentando un circolo virtuoso”.
Intanto secondo l’Istat, ad aprile il tasso di disoccupazione ad aprile ha continuato a crescere (11,7%) ma la causa sarebbe proprio l’aumento della partecipazione al mercato del lavoro segnalata dal Governatore di Bankitalia.
P.M.
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