“In Parlamento ci sono delle troie che farebbero di tutto”. Questa frase shock arriva da Bruxelles direttamente dalla bocca di un cantautore che nei suoi testi pone molta attenzione alle parole utilizzate, sempre pregne di significati ma mai offensive. Stavolta però Franco Battiato non ha avuto la stessa ‘cura’ e nella sua veste di assessore al Turismo siciliano durante un incontro istituzionale presso il Parlamento europeo si è lasciato scappare un commento del genere sulla situazione politica italiana. Frase che è stata subito stigmatizzata dalla neopresidente della Camera Laura Boldrini: “Parole volgari e offensive. Respingo nel modo più fermo l’insulto che arriva da Battiato alla dignità del Parlamento”.
In verità quello di Battiato voleva essere un parallelo tra “la gente che ha lavorato tutta la vita” che “è rimasta in qualche modo genuina” e il nostro Parlamento dove, almeno fino ad oggi, se ne sono viste di tutti i colori. “Si dovrebbe aprire un casino e farlo pubblico”, ha detto il cantautore siciliano, che stasera nella capitale belga terrà un concerto, durante il suo intervento in una conferenza stampa al Parlamento europeo dedicata al turismo in Sicilia. “Questa Italia fa schifo. Sono servi dei servi dei servi”. E poi: “Povera Patria – ha esclamato sembrando riferirsi alla sua canzone così intitolata – Ognuno è responsabile del proprio destino, quello che sta succedendo in Italia è una profezia biblica: parliamo la stessa lingua ma non ci intendiamo”.
E su quest’ultima esternazione c’è qualcuno che se la sente di smentirlo? A un mese esatto oggi dalle elezioni da cui sappiamo dai numeri che nessun partito è uscito vincitore mentre stiamo attendendo che Bersani, con la sua risicata maggioranza, per l’incarico conferitogli da Napolitano provi ad accordare i suoni dell’orchestra che dovrebbe formare la squadra del nuovo governo, non siamo in grado di capire se ciò sarà possibile. Anzi, è più probabile che non lo sia. Oggi è il turno del Pdl che preme per un’alleanza mentre Scelta Civica non dà per scontata la fiducia: ‘ dipende da Bersani’ invitato ad essere ‘ lungimirante’ ed a cercare una coalizione ‘ larga’ senza ‘ emarginare’ forze necessarie per fare ‘ il bene comune’. Non si espone invece il segretario della lega Maroni.
Il Movimento di Beppe Grillo si prepara invece ad una nuova riunione dei deputati stasera alla Camera, in vista anche delle consultazioni di domani con il leader dei Democratici. Ma anche oggi sono in molti a Montecitorio a ribadire che “la linea è sempre la stessa” e che domani mattina Roberta Lombardi e Vito Crimi, in diretta streaming, non faranno altro che ripetere di non essere disponibili a votare la fiducia ad un governo Bersani.
Non è forse questa una Babele tutta italiana? Per dirla con le parole della canzone di Battiato: “Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente che non sa cos’è il pudore. Si credono potenti e tutto gli appartiene. Quanti perfetti e inutili buffoni!”
Mentre il Paese è devastato dai problemi…
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