Italia promossa dalla BCE: l’istituzione comunitaria riconosce gli sforzi compiuti dal nostro Paese per correggere il decifit. I dati provenitenti dall’Eurotower prevedono una crescita del PIL ridotta all’1% quest’anno, aumentata all’1,7% il prossimo anno e stabilizzata all’1,8% nel 2016. Le stime sull’inflazione, invece, indicano un aumento progressivo, nei prossimi tre anni, dallo 0,7% attuale all’1,4% nel 2016, passando per l’1,4% del 2014.
Commendando, nel Bollettino mensile, il pacchetto di interventi deciso la scorsa settimana, la Banca centrale europea si dice pronta a “misure non convenzionali”, se necessario, per riportare i tassi d’inflazione al 2%. La graduale ripresa dell’Eurozona delude le attese: il mercato del lavoro vede un timido miglioramento, ma il numero dei disoccupati è ancora troppo elevato. In questo contesto, all’Italia, che è tra gli Stati più vincolati dalla scarsa disponibilità del credito alle imprese dei servizi, vengono chieste ulteriori misure per assicurare “uno stabile andamento discendente al cospicuo debito in rapporto al PIL”.
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