Berlinale: con Midnight special in scena la famiglia

Alla Berlinale la competizione entra nel vivo, Michael Shannon, Joel Edgerton e Kirsten Dunst sono arrivati ieri al Festival per presentare l’ultimo film di Jeff Nichols, Midnight special, tra soprannaturale, fantascienza e famiglia.

Il red carpet del Bernale Palece si fa ogni giorno più affollato di fan e le code alle biglietterie per accedere alle proiezioni, più di 50 al giorno, diventano sempre più lunghe. A Berlino il Festival Internazionale del Cinema è un evento sentito e fortemente partecipato. Infatti, così come gli orsi, grandi e colorati, affollano la capitale, anche la Berlinale in questi giorni riempie di cinema ogni spazio delle tante e diverse attività culturali della città.

Nell’attesa di vedere l’unico film italiano in concorso per questa 66°edizione, Fuocoammare, del regista Gianfranco Rosi, vincitore del Leone d’oro a Venezia nel 2013, l’attenzione della serata di ieri è stata tutta per  la proiezione del film in tributo a David Bowie, L’uomo che cadde sulla Terra, del 1976, e al cast di Midnight special.

Il regista Jeff Nichols con Michael Shannon, Joel Edgerton, Kirsten Dunst e il giovane interprete Jaeden Lieberher hanno presentato, sempre nella giornata di ieri, un film alquanto difficile da classificare. Perché Midnight special unisce in 112 minuti diversi temi, dal fantascientifico al mistico, al poliziesco fino a quello della famiglia.

Per realizzare questo film Nichols non nasconde di essersi ispirato a registi come Carpenter e Spielberg, maestri di questo genere fantascientifico. “Sin dall’inizio della mia carriera speravo di poter realizzare un lavoro di questo genere” ha dichiarato Jeff in conferenza stampa.

Il film racconta l’incredibile storia di Roy (Michael Shannon) e di suo figlio Alton (Jaeden Lieberher) che, a causa degli straordinari poteri del bambino, sono costretti a scappare da una setta di estremisti religiosi. In questa corsa per la salvezza del piccolo Alton, Roy e suo figlio, inseguiti sia dalla polizia che dall’FBI, sono aiutati da Lucas (Joel Edgerton), un amico soldato, e da Sarah (Kirsten Dunst), la madre del bambino.

Midnight special è un film che osa molto ma non convince, sembra più che altro la dimostrazione che al giorno d’oggi è difficile raccontare al cinema una storia di fantascienza con misteriosi alieni che osservano la terra dall’alto ed essere presi sul serio senza scadere nel ridicolo. L’elemento mistico, che dovrebbe dare forza al contenuto del film, è debole e poco convincente. La storia resta poco coinvolgente fino a quando la fuga non comincia a farsi più avventurosa e si passa al perfetto action movie americano.

L’aspetto legato alla famiglia rimane il tema più interessante del film. Roy dimostra un amore quasi devoto nei confronti del figlio e insieme, madre e padre, ciascuno a suo modo, proteggono il bambino in modo amorevole e generoso.

Davanti ai numerosi giornalisti Nichols ci tiene a spiegare questo fondamentale aspetto del film. “Sono un padre” ha detto il regista “e credo che un bambino debba avere entrambe le figure genitoriali, perché ciò che una madre può fare non può farlo il papà e viceversa. Per questo per me era importante assegnare ai personaggi all’interno della storia ruoli specifici e rispettarli”.

Gli attori confermano la linea del regista. Michael Shannon, è essenziale e schivo nel parlare, ma racconta di essersi trovato bene nella parte del padre che rischia tutto per proteggere e salvare il proprio figlio. Mentre Kirsten Dunst, incalzata dalle domande sui ruoli interpretati nei suoi ultimi lavori, spiega: “Ogni mestiere che si fa per lungo tempo porta a chiedersi ad un certo punto se valga la pena continuarlo. Io sono stata fortunata nella mia carriera, perché ho sempre potuto interpretare ruoli molto adatti alla mia età e al mio momento. Anche in Midnight special mi sono sentita a mio agio nel ruolo della madre vicina e attenta al proprio figlio”.

“Ho avuto attori straordinari per questo film” conclude il regista “le persone giuste per il personaggio giusto e tutti hanno saputo comprendere l’importanza di rispettare i ruoli a loro assegnati”.