Ci sarebbe una lotta la criminalità organizzata e non il terrorismo dietro all’auto esplosa tre ore fa a Berlino, nei pressi del Teatro dell’Opera. Nell’esplosione ha perso la vita l’autista del veicolo, una Volkswagen passat. L’uomo, 43 anni, aveva precedenti penali per violenza e gioco d’azzardo.
“La polizia indaga con grande impegno in tutte le direzioni ma c’è l’esplicita possibilità che si tratti di un conflitto all’interno della criminalità organizzata”, ha affermato il responsabile della sicurezza di Berlino, Frank Henkel.
La strada Bismarck strasse, è stata immediatamente evacuata per permettere agli arteficieri di circoscrivere l’area da cui è partita la detonazione: secondo le prime ricostruzioni infatti, il materiale esplosivo si poteva trovare non solo nell’auto ma anche vicino a dove era parcheggiata. I funzionari di polizia hanno confermato che non sono stati rinvenuti altri ordigni e questo non farebbe altro che avvalorare la pista della criminalità organizzata, che di frequente utilizza l’omicidio per far sparire delle evenutuali “seccature”. Anche se, di solito, non sceglie di occuparsene in pieno giorno, su un’auto in corsa che viaggia verso il centro della città.
P.M.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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