Da ieri i desideri dei malati sono legge. E’ entrata in vigore il 31 gennaio la legge che autorizza a lasciare per iscritto le proprie disposizioni anticipate di trattamento e in materia di consenso informato (DAT). I comuni, però, si sono attivati da tempo, prima che la legge fosse definitivamente approvata (14 dicembre 2017) e al momento sono già 253 quelli che hanno aperto un Registro per depositare il Biotestamento: 50 lo hanno attivato nell’ultimo mese, mentre aumenta la domanda da parte dei cittadini.
Dopo un lungo iter parlamentare e non poche polemiche, quindi, è attiva a tutti gli effetti la legge che dà la possibilità a ogni cittadino, purché sia maggiorenne e nelle piene facoltà, attraverso la redazione di un documento di indicare i trattamenti sanitari che si vogliono ricevere e quelli ai quali si rinuncerebbe nel caso in cui non si fosse più in grado di esprimersi e prendere decisioni autonomamente.
Dall’Associazione Luca Coscioni , che si è battuta con energia dopo i casi a tutti noti di Eluana Englaro e Piergiorgio Welby, arriva il vademecum con tutte le informazioni relative al Biotestamento, dalle indicazioni per redigerlo a quelle per autenticarlo e conservarlo.
-COME FARE IL BIOTESTAMENTO: Le DAT possono essere redatte in diverse forme: si può scrivere un testo di proprio pugno; si può scaricare e compilare un modulo reso disponibile dall’associazione Coscioni; si possono esprimere le volontà attraverso una videoregistrazione e/o con dispositivi tecnologici che consentono alle persone con disabilità di comunicare. E’ possibile rinnovare, modificare o revocare le DAT in ogni momento. Il Biotestamento è esente dall’obbligo di registrazione tributaria, dall’imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo o imposta.
– IL FIDUCIARIO: La legge auspica (ma non obbliga) che ogni persona, nel momento in cui sottoscrive il proprio Biotestamento, deleghi un fiduciario, una persona in cui pone la massima fiducia, che si assuma la responsabilità di interpretare le DAT contenute nel biotestamento, anche alla luce dei cambiamenti intercorsi nel tempo e di possibili nuove prospettive offerte dalla medicina. Qualsiasi persona maggiorenne e capace di intendere e volere può ricoprire il ruolo di fiduciario accettando la nomina. Il fiduciario dovrà possedere una copia del Biotestamento e avrà quindi il potere di attualizzare, in accordo con il personale sanitario, le disposizioni indicate. Nei casi in cui le DAT appaiano incongrue o qualora emergano nuove terapie, capaci di offrire concrete possibilità di miglioramento delle condizioni di vita, il fiduciario potrà autorizzare i medici a non rispettare le DAT.
– COME AUTENTICARE IL BIOTESTAMENTO: Con atto pubblico (atto redatto con un funzionario pubblico designato o attraverso un qualsiasi pubblico ufficiale, come un notaio); con una scrittura privata autenticata (da un funzionario pubblico designato dal Comune o da un qualsiasi pubblico ufficiale, come un notaio) custodita dal soggetto; con scrittura privata consegnata personalmente all’ufficio dello stato civile del Comune di residenza (ufficio che, se istituito, provvede all’annotazione in un apposito registro); presso le strutture sanitarie, qualora la Regione di residenza ne regolamenti la raccolta.
Ventiquattro ore dopo l’entrata in vigore delle nuove disposizioni sul fine vita, dall’Associazione Luca Coscioni arriva la denuncia nei confronti di uffici comunali incapaci di rispondere alle richieste dei cittadini che vorrebbero autenticare o depositare il proprio testamento biologico. L’Associazione rivolge anche un appello al ministro dell’Interno Marco Minniti affinché dia istruzioni dettagliate e disposizione ai Comuni di attuare la legge.
“E’ indispensabile che tutti i Comuni identifichino le modalità di autenticazione e conservazione delle Disposizione Anticipate di Trattamento e ne diano comunicazione pubblica sia sui siti internet dei Comuni sia negli uffici. Anche il personale deve ricevere adeguata formazione per rispondere alle domande dei cittadini”,
dicono in una nota Filomena Gallo e Marco Cappato, dell’Associazione Coscioni.
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