Il fascino dell’Italia nascosta risiede anche nei 19 borghi che questa mattina sono stati premiati con la ‘Bandiera arancione’ dal Touring Club Italiano e vanno ad aggiungersi agli altri 206 riconfermati nel triennio 2018-2020. Il riconoscimento va ai comuni dell’entroterra con meno di 15 mila abitanti che si distinguono per un’offerta turistica di eccellenza e un’accoglienza di qualità.
La premiazione nazionale è avvenuta stamani a Genova a Palazzo Ducale alle presenza di oltre 150 sindaci provenienti da tutta Italia con la partecipazione del direttore generale del Touring Lamberto Mancini, il sindaco Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino.
A completare il numero dei 227 borghi italiani tra i più belli, si sono aggiunte quest’anno le seguenti località italiane : Gressoney Saint Jean per la Valle d’Aosta; Agliè, Chiusa di Pesio, Gavi e Ozzano Monferrato per il Piemonte; Almenno San Bartolomeo, Bellano e Pizzighettone per la Lombardia; Maniago e San Vito al Tagliamento per il Friuli Venezia Giulia; Santa Fiora per la Toscana; Frontino e Serra San Quirico per le Marche; Fara San Martino, Lama dei Peligni e Opi per l’Abruzzo; Aliano per la Basilicata; Oriolo e Taverna per la Calabria.
E’ la Toscana con 38 Comuni premiati la regione con più ‘Bandiere arancioni’ attribuite dal Touring Club Italiano nel triennio 2018-2020. E’ seguita dal Piemonte con 28 località ‘arancioni’ premiate, poi Marche (21), Emilia Romagna (20), Lazio (19), Liguria (15), Lombardia e Puglia (13 ciascuna), Umbria e Veneto (9 ciascuna), Trentino Alto Adige (7), Abruzzo, Calabria e Sardegna (6 ciascuna), Molise e Campania (4 ciascuna), Basilicata e Friuli Venezia Giulia (3), Valle d’Aosta (2) e Sicilia (1).
La regione Lazio nell’elenco delle sue meraviglie ha perso lo scorso anno il borgo montano di Amatrice, entrato tra i più belli d’Italia nel 2015 ma completamente distrutto il 26 agosto del 2016 dal violento terremoto di magnitudo 6.0.
L’Italia rimane comunque il luogo migliore dove scovare piccoli agglomerati di case, fazzoletti di vita tra poche mura, forgiati ognuno dalla propria storia. Con il fascino dei tempi che furono e proprio per questo piccole gemme architettoniche, storiche e paesaggistiche con non hanno eguali al mondo.
Su questo, sul nostro immenso patrimonio artistico, dovremmo puntare per risanare i conti nazionali e mantenere in vita un patrimonio che ci appartiene solo perché ci è stato tramandato.
A.B.
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