Borgo dei Cartai. Per parlare di Dio e degli uomini

Un viaggio nel tempo, nei luoghi dello Spirito per giungere in una graziosa cittadina, Subiaco, luogo incantato nel quale il giovane Benedetto da Norcia si ritira per fondare il monachesimo occidentale.

Subiaco è un luogo della memoria e nei suoi vicoli, in prossimità del fiume Aniene, si scopre un luogo che ci riporta ad un tempo nel quale la vita lavorativa era scandita dai ritmi delle giornate, delle stagioni e dei suoni della manualità. Nei monasteri fondati da San Benedetto, nasce, per iniziativa di due monaci tedeschi, la stampa, la prima tipografia italiana ed in seguito a questa invenzione, per volere di Sisto V, una delle Cartiere più floride dell’Italia di quel tempo.

La Cartiera, dopo secoli di attività, chiude i battenti nel 2004. Successivamente per iniziativa di alcuni volenterosi amanti della Cultura e della Storia si ricostruisce, in un luogo deputato, al Molino, una piccola Cartiera artigianale con tecniche e materiali dell’800. Nasce così Il Borgo dei Cartai. Un luogo magico nel quale, oggi come allora, si produce carta a mano, estratta dal cotone e lavorata con strumenti ricostruiti fedelmente sulla base di modelli e macchinari del 1800.

Con un passaggio di testimone tra vecchia e nuova attività produttiva è la Pila a magli, ricostruita dal Prof. Giovanni Maroni a scandire oggi il tempo di questo luogo magico, nel quale riscopriamo la manualità, la creatività, il gusto del fare e la scelta di un silenzio operoso che avevamo quasi dimenticato.  Nella nuova cartiera il fare ed il sapere si fondono per far conoscere, per consentire a chiunque, di attingere al proprio talento nascosto. Attraverso la calligrafia, i corsi di legatoria, di cartonaggi e di stampa a caratteri mobili, ognuno può essere messo nella condizione di riscoprire la propria vocazione lavorativa.

Ed è quello che a noi è capitato: riscoprire un saper fare carico di fascino e di bellezza. Di emozioni.

Per capire meglio di cosa stiamo parlando, incontriamo Marco Orlandi che è ideatore e direttore artistico di questo progetto. Con lui attraversiamo tutti i segreti della carta: come nasce una filigrana, come si mischiano le fibre lunghe e quelle corte. Sempre con lui scopriamo l’arte del calcolo e della determinazione della grammatura per la carta destinata alla stampa o alle tecniche pittoriche.

Siamo andati alla ricerca di un mondo che corre a velocità incontrollabile e in grado di oscurare le nostre percezioni per riscoprire infine un luogo nel quale, tornare se stessi, in un contesto dove la nuova misura del tempo e dello spazio è venata di meraviglia, gioia di vivere: l’inizio di ogni sapere. Una scelta per entrare nel cuore degli uomini attraverso il contatto morbido e vellutato di un dono che sa di antico: la carta dei vecchi monaci benedettini di Subiaco.

Cira Viggiano