Le piazze del vecchio Continente hanno risentito delle chiusure in pesante rosso delle borse asiatiche.
L’indice Composite di Shanghai ha infatti fatto registrare un eloquente -6,42%, e il fatto che la borsa cinese non abbia risentito positivamente dell’iniezione di oltre 60 miliardi di dollari decisa dalla Pboc per contrastare i rischi di liquidità dovuti alle fughe di capitale, ha influenzato le aperture delle borse europee.
Tutti i listini, infatti, hanno reagito lasciando sul campo punti percentuali: Parigi e Milano hanno aperto gli scambi a -1,49%, in rosso anche Londra, a -1,46, e Francoforte a -1,40.
Piazza Affari, nello specifico, viene trascinata in territorio negativo dal calo del greggio, in mattinata sotto i 30 dollari a barile, e dei bancari. Nel paniere, infatti, Bpm, Bper, Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Unicredit cedono terreno. In una mattinata all’insegna della volatilità, ha risentito del clima di incertezza Mps, sospesa a -7,7% teorico e poi riammessa negli scambi con una perdita reale del 3,1%.
A metà seduta, Milano viaggia ora con più convinzione verso il rialzo, mentre gli altri mercati europei restano in negativo. L’Ftse Mib e’ in progresso dello 0,7%: Ubi Banca sale del 5,9%, Fca guadagna il 4%, Mediobanca il 2,6%, Unicredit il 2,4%. In rosso Saipem, al suo secondo giorno dall’aumento di capitale, è in calo teorico del 13,5% e si trova in asta di volatilità da oltre tre ore. Deboli anche Telecom, Ferrari (-1,5%) e Mediaset (-1%).
Aumenta lo spread tra Btp e Bund, a 110 punti base, anche se il rendimento del titolo italiano a 10 anni è in leggera contrazione a 1,55%. In ogni caso il panorama generale che influenza le contrattazioni non passa soltanto per le oscillazioni del petrolio, che ha causato danni durante le ultime sessioni, come il ‘panic selling’ visto proprio nelle ultime ore sui listini orientali. All’orizzonte anche i riflessi delle decisioni che verranno prese a Bruxelles circa l’ipotesi bad bank e gestione delle sofferenze in pancia alle banche italiane. L’incontro tra il ministro Pier Carlo Padoan e il commissario Margarethe Vestager, infatti, rappresenta un appuntamento cui prestare attenzione.
Al momento il clima è comunque sereno. “Siamo tuttora in contatti costruttivi con le autorità italiane. L’incontro tra il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan si terrà nel tardo pomeriggio. Se ci sarà qualcosa da comunicare vi terremo aggiornati”, ha affermato proprio sul Npl un portavoce della Commissione Europea.
Fiducioso anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che a margine di una premiazione al Mibact ha affermato di ritenere l’incontro a Bruxelles come risolutivo e “una chance, una possibilità in più per le imprese bancarie che ogni banca giudicherà come impresa diversa da tutte le altre”.
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