Calcio: Ora il Milan parla cinese

Sembra che i giocatori dell’Inter non saranno gli unici a dover imparare la lingua cinese. Dopo la cessione del 28 giugno 2016, ora anche il Milan dovrà cimentarsi con l’idioma asiatico, quel tanto che basta per capire le direttive che arriveranno da Pechino. Ora la firma del contratto preliminare, entro fine anno la chiusura definitiva della trattativa.

Dopo 30 anni di attività nel mondo del calcio, Silvio Berlusconi ha infatti venduto la sua squadra alla Sino-Europe Investment Management Changxing, in cui figurano imprenditori privati ma anche capitali del governo, come l’Haixia Capital, il fondo di stato cinese per lo Sviluppo.Per  740 milioni la Finivest ha ceduto il 99,93% del capitale azionario, compresi debiti per 220 milioni.

L’obiettivo è quello di rendere il Milan di nuovo competitivo a livello europeo: “Con l’accordo – si legge nella nota ufficiale – gli acquirenti si impegnano a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario, per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro nell’arco di tre anni, di cui 100 miloni da versare al momento del closing”.

In quest’ottica deve essere visto l’acquisto bloccato del difensore paraguaiano Gustavo Gomez per 8 milioni di euro, a causa delle pratiche in corso di vendita del club.