Si chiama eptacaidecafobia ed è la paura associata al numero diciassette, che collegata al venerdì è da secoli indice di cattivi presagi per molti paesi di lingua greco-latina. Una pura superstizione che però nella giornata di oggi trova un ironico riscontro nel caldo da record che sta avviluppando l’intera penisola.
Tra oggi e domani infatti salgono a 20 le città che saranno colpite da temperature africane. Un clima tropicale che non allenterà la sua morsa nemmeno di notte. Secondo il meteorologo Edoardo Ferrara, questo luglio 2015 rischia di essere uno dei più caldi di sempre, un evento anomalo sia per l’intensità che per la durata. Le temperature infatti sono state costantemente sopra la media di circa 6-7°, al punto che persino i nostri mari stanno subendo un surriscaldamento che li avvicina ai valori dei mari caraibici.
Un luglio bollente che ricorda la terribile ondata di caldo che colpì l’Europa nell’agosto del 2003, durante il quale, secondo i dati Istat, in Italia le morti furono 18000 in più rispetto all’anno precedente. La meteorologa Renata Pelosini dell’Arpa Piemonte infatti ha già rilevato un aumento della mortalità nelle fasce a rischio del 29% e 140 decessi di over 75 dovuti al caldo solo nei primi dieci giorni di luglio.
Secondo il Ministero della Salute da oggi fino a domenica raggiungeranno il livello 3 di massima allerta caldo le città di Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo.
L’anticiclone subtropicale africano che sta investendo l’Italia non risparmia però nemmeno la montagna. A Cortina infatti si registrano temperature al di sopra dei 27° e sopra i 4500 metri il caldo ha causato con un mese d’anticipo lo scioglimento del ghiaccio che tiene assieme le pietre instabili, tanto che, per evitare incidenti, le autorità francesi hanno vietato l’ascesa lungo la propria via normale al Monte Bianco. Anche il Po sta scendendo a livelli simili a quelli delle siccità estive del 2003 e del 2006.
Per fronteggiare l’emergenza caldo il Ministero della salute ha attivato, a partire dal 6 luglio 2015, un numero di pubblica utilità, 150 “Estate sicura, come vincere il caldo”. Il servizio è gratuito e attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00, sabato e domenica compresi. Finora oltre 1300 cittadini si sono rivolti al numero 150. Si tratta prevalentemente di persone anziane con malattie croniche come diabete, ipertensione, malattie cardiache, bronchite cronica, asma, e persone sole. Le chiamate sono giunte soprattutto dal centro e dal nord Italia. A Roma il comune ha creato tre punti di distribuzione gratuita di bottiglie d’acqua nelle zone maggiormente frequentate.
Secondo le previsioni meteorologiche è possibile che l’anticiclone africano concederà una tregua dalla sua morsa tra il 24 e 26 luglio quando una perturbazione proveniente da nord porterà rovesci e forti temporali diffusi.
Vania Amitrano
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