Calo nascite, meno 17 mila nel 2015

In Italia continuano a calare le nascite. Lo dimostrano i dati pubblicati oggi dall’ISTAT: nel 2015 nel nostro paese sono stati iscritti all’anagrafe 485.780 bambini, quasi 17 mila meno del 2014.

Le coppie italiane, com’è noto, fanno sempre meno figli: nel 2015 sono nati 385.014 bambini da genitori entrambi italiani. Sette anni fa erano circa 95 mila in più. Ma cala ancora più velocemente il numero dei bambini nati da coppie straniere e miste, ed è il secondo anno di fila che succede. Tra i bambini nati nel 2015, quelli che hanno entrambi i genitori cittadini di stati diversi dall’Italia sono 72.096 (il 14,8% del totale), mentre poco più di centomila hanno un genitore italiano e uno straniero. La percentuale precisa è il 20,7% a livello nazionale, con prevedibili differenze fra regione e regione: se al nord si arriva al 29%, nelle regioni del sud si resta sotto il 10%.

Fra i nuovi nati il nome più comune è ancora una volta Francesco, come già nel 2013 e nel 2014: nome che “si è rafforzato”, spiega l’ISTAT nel suo rapporto, “in seguito verosimilmente alla elezione del Sommo Pontefice”. Una conferma arriva anche dalla classifica dei nomi femminili, dove Sofia si conferma in testa.

Uno spaccato interessante della situazione contemporanea arriva dalla classifica dei nomi imposti ai piccoli dai genitori stranieri. Nelle zone alte della classifica maschile, nomi italiani come Matteo, Alessandro o Davide si contendono il primato con Adam, Youssef e Rayan, mentre per le bambine vince di nuovo per distacco Sara. Sono molti i nomi arabi, e tra questi predominano nomi non particolarmente legati alle tradizioni religiose (più difficile trovare un Mohammed, un Ibrahim o una Fatima). Scarseggiano invece i nomi cinesi, dei quali l’ISTAT riconosce una “spiccata” tendenza a “scegliere per i propri figli un nome diffuso nel Paese ospitante piuttosto che uno tradizionale”. Il “comportamento opposto” si riscontra invece tra “i genitori del Marocco”, che “raramente scelgono per i loro figli nomi non legati alle tradizioni del loro paese d’origine”.

F.M.R.