Cannes: torna, senza tagli, “Rocco e i suoi fratelli”

Domenica 17, dopo 54 anni, Cannes restituisce il maltolto a Visconti. La sezione “Cannes classics” dedicherà infatti un omaggio al film del regista italiano, “Rocco e i suoi fratelli”, pellicola martoriata che subì tagli e fu osteggiato da politica e censura. Il capolavoro ispirato al romanzo “Il ponte della Ghisolfa” di Giovanni Testori vantò la partecipazione di Alain Delon, Annie Girardot, Paolo Stoppa, Renato Salvatori e Claudia Cardinale. Nel 1960 un film che trattava con crudo realismo la storia di una famiglia di migranti lucani nella Milano del boom economico, ad alcuni politici democristiani parve troppo violenta per essere appoggiata. In questo clima Visconti fu prima costretto a spostare il set delle riprese dall’Idroscalo al lago di Fogliano (Latina) a causa di un permesso negato dalla Provincia di Milano. Successivamente le pressioni politiche furono tali che alla mostra Internazionale d’arte Cinematografica di quell’anno alla pellicola andò solo il Leone d’argento, mentre le fu assegnato il Premio speciale della giuria, che il regista, indignato, rifiutò. Per finire l’avversione e l’indignazione verso il film fu tale che per evitare che la censura lo vietasse ai minori di 16 anni il regista operò di sua mano il taglio di alcune scene ritenute particolarmente violente. La scena dello stupro e dell’omicidio di Ginetta furono eliminate. Altre scene furono poi oscurate e anni dopo altre ancora furono tagliate per il passaggio in televisione.

Altri premi e nomination furono riconosciuti negli anni alla pellicola e alla fine Rocco e i suoi fratelli è stato selezionato tra i 100 film italiani da salvare. Solo recentemente però la Cineteca di Bologna è riuscita a recuperare i frammenti della pellicola che erano stati tagliati, compresa una scena finale scartata dallo stesso Visconti. Grazie a questi preziosi spezzoni il film è stato restaurato e riportato alla sua forma integrale.

Alla presentazione del film sarà presente una Claudia Cardinale orgogliosa di aver preso parte alla realizzazione di un’opera eccezionale che finalmente potrà essere goduta e apprezzata nella sua versione originale.

Vania Amitrano