Il Canone Rai arriverà con la bolletta della luce, ma “il requisito per il pagamento rimarrà sempre il possesso di un televisore”. Lo afferma Antonello Giacomelli, sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico.
Saranno esclusi dal pagamento del canone tablet, computer e smartphone, ma non gli apparecchi radio. «Non cambia nulla rispetto alla normativa attuale, almeno per il momento. Nella norma abbiamo solo aggiunto una presunzione del possesso del televisore che è il contratto di fornitura elettrica. Per il futuro vedremo», ha proseguito Giacomelli.
La tassa riguerderà i contratti domestici: a pagare saranno i possessori di un televisore e proprietari di prima casa o locatari. Ciò che cambierà sono quindi la modalità di pagamento del Canone che arriverà «con il contratto della fornitura elettrica dell’abitazione dove si è residenti». L’importo della tassa sarà di 100 euro «senza alcuna maggiorazione e nessuna imposta aggiuntiva»
«Saranno i cittadini a comunicare il mancato possesso del televisore con modalità che saranno stabilite dal decreto attuativo – continua Giacomelli –, anche se ci sono già modalità previste con l’autocertificazione».
«Secondo i dati Istat – ha sottolineato Giacomelli – il 97% degli italiani possiede un televisore. Eppure questo non emerge dai dati sul pagamento del canone»
Intanto, sono inserite nella legge di stabilità oggi al Senato le sanzioni previste per chi evade la tassa sulla tv: «c’era un’idea del Mef di togliere la forbice prevista (da due a sei volte la somma dovuta) e stabilire che la sanzione era di 5 volte l’importo non regolarmente versato».
Sulle sanzioni «deciderà il Parlamento» ma chi non verranno perseguiti i casi di evasione arretrata del canone: «non perché ci sia un condono, ma perché l’utente avrebbe buon gioco a dire che ha acquistato solo ora il televisore».
Tra i punti chiave della Legge di Stabilità, vi è naturalmente l’abolizione della tassa sulla prima casa: «una misura di pancia anche se non elettorale», afferma il premier Matteo Renzi.
«Abbiamo ripreso lo slogan di Berlusconi “meno tasse per tutti” – continua il presidente del Consiglio – solo che lui lo ha scritto sui cartelloni e poi se n’è andato, noi lo facciamo davvero». Tra le novità della legge anche l’innalzamento del tetto dei 3mila per l’uso del contante.
P.M.
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