Il Movimento 5 stelle presenterà alla Camera una mozione di sfiducia al ministro alle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo per la vicenda della Asl di Benevento.
Lo ha annunciato il presidente dei deputati M5s a Montecitorio Federico D’Incà al termine della capigruppo: “Chiederemo con una lettera alla presidente Boldrini la calendarizzazione della nostra mozione che verrà depositata in queste ore”.
Tutto per l’alfaniana Nunzia De Girolamo, titolare del dicastero dell’Agricoltura, ha inizio con le registrazioni segrete, finite in un’inchiesta che riguarda la sanità campana, fatte nel 2012 da un funzionario(Felice Pisapia, direttore amministrativo della Asl di Benevento) mentre la futura ministra, allora deputata Pdl, riuniva i vertici dell’Asl di Benevento a casa di suo padre per discutere dell’appalto del 118 e di nuove sedi ospedaliere. Registrazione illegittime per la quale la ministra ha annunciato.
Predisporrò un esposto in relazione alla captazione illecita di conversazioni registrate abusivamente e alla loro divulgazione attraverso i mezzi di informazione.
Mentre il Pd ha chiesto che il ministro vada in Aula a raccontare la sua versione dei fatti, il suo leader, Matteo Renzi, mentre fa sapere che sul caso “il Pd prenderà una posizione univoca”, ricorda un altro caso recente che riguardò un ministro della squadra di Letta: ”La ministra Idem si è dimessa, ha mostrato uno stile diverso’‘.
Da Angelino Alfano arriva per radio, alla trasmissione di RaiUno Radio Anch’io, la risposta sulla polemica che il sindaco di Firenze fa citando il caso dell’ex ministro delle Pari Opportunità dimessosi a giugno 2013, dopo soli due mesi, per irregolarità riguardo ad oneri previdenziali e dichiarazioni sul patrimonio immobiliare.“Lo dice Renzi che è meno rilevante il caso Idem” , sentenzia Alfano che considera come
tema da porre assolutamente quello di come si possa vivere in Paese in cui si entra in casa di una persona portando un registratore, una cosa invereconda.
Rileva il leader del Nuovo Centrodestra:
Un registratore ormai lo abbiamo tutti nello smartphone e in questo caso lo si usa per buttare ombre sulla De Girolamo che allora non era neanche ministro. Dunque, dal punto di vista delle regole e della civiltà del diritto il tema è che ciascuno in casa propria può parlare sapendo che chi lo registra commette un reato.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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