Nuove fonti sul caso Madeline McCann, la piccola inglese scomparsa il 3 maggio 2007 all’età di 4 anni dal residence di Praia da Luz, nell’Algarve portoghese.
Nuova pista sul caso McCann, i detective di Scotland Yard stanno ricercando un sospetto pedofilo che avrebbe compiuto abusi ai danni di 5 bimbe britanniche. Da quanto si apprende, i detective inglesi sono attualmente sulle tracce di un uomo che tra il 2004 e il 2010 si sarebbe introdotto in alcuni villaggi turistici violentando diverse ragazzine inglesi. Il sospetto, come riporta la stampa britannica, è che l’uomo avesse le chiavi delle villette o che potesse accedervi senza problemi dato che nessuna delle abitazioni ha mostrato segni di effrazione. La polizia ha collegato il sospetto pedofilo a 12 intrusioni in case dell’Algarve usate da famiglie britanniche. Gli abusi sessuali si sono verificati in cinque occasioni.
Il capo ispettore Andy Redwood ha affermato che la polizia sta cercando un sospetto dalla pelle olivastra, dai capelli scuri e che parla un inglese dal chiaro accento straniero, per “accertare se questo tipo di violazioni siano collegabili alla scomparsa di Madeleine”. L’ispettore ha dichiarato che il sospetto ha “un interesse morboso per bambine bianche piccole”. Gli inquirenti avrebbero individuato 28 individui definiti come “persone di interesse”, ma stanno anche passando al setaccio altre 530 persone responsabili di crimini a sfondo sessuale. Di questi ultimi 59 sono indicati con alta priorità e alcuni di loro sono britannici.
La bambina era in vacanza con i genitori, Kate Healy McCann e Gerry McCann entrambi medici, ed i fratellini Sean ed Amelie quando è scomparsa da un appartamento nella zona centrale di Praia da Luz. I genitori hanno affermato di averla lasciata senza sorveglianza in una camera da letto al pianterreno del residence dove alloggiavano per le vacanze con i suoi fratellini (due gemelli di due anni) mentre loro mangiavano con altre tre coppie di amici (tutti in vacanza con figli piccoli) in un ristorante a circa 120 metri di distanza. L’impatto mediatico della storia è stato grande, tanto da destare non poche critiche sia alle autorità di polizia portoghese, lente e superficiali, sia agli stessi genitori della piccola, criticati per averla lasciata da sola nella camera d’albergo, senza supervisione di un adulto.
Nata e cresciuta a Roma, si laurea presso l'Accademia di Costume e Moda di Roma, trattando la propria tesi sulla "Nascita e l'evoluzione del giornalismo di moda". Curiosità, determinazione e voglia di crescere professionalmente caratterizzano il mio profilo.
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