”Dopo quattro anni ce l’abbiamo fatta: i giudici hanno stabilito che ci vuole un processo”. Lo ha detto Lucia Uva, sorella di Giuseppe Uva, che è scoppiata in lacrime dopo la decisione del gup di Varese Stefano Sala di rinviare a giudizio sei poliziotti e un carabiniere imputati per la morte dell’uomo. ”Dedico questo processo al pm di Varese Agostino Abate che non ha mai voluto cercare la verità – ha proseguito – mio fratello non ha mai fatto atti di autolesionismo ma è stato picchiato in caserma”.
Giueppe Uva, 43 anni, artigiano, aveva trascorso parte della notte tra il 13 e il 14 giugno nella caserma dei carabinieri, dopo essere stato fermato insieme a un amico mentre si trovava in giro per le strade di Varese, ubriaco. E’ morto in ospedale.
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