La chemioterapia può avere effetti dannosi sulla metà dei pazienti che la provano. Lo dice una ricerca pubblicata su ‘Lancet Oncology’: per lo studio inglese firmato Public Health England e Cancer Research Uk, su molti pazienti i numerosi effetti collaterali provocati dall’assunzione di farmaci contro il cancro a volte superano i benefici della terapia.
“Si tratta di farmaci potenti, con effetti collaterali significativi, e spesso ottenere il giusto equilibrio fra un trattamento aggressivo e la salute del paziente può essere difficile” hanno detto gli esperti.
La ricerca, condotta in Inghilterra, è stata fatta su più di 23mila donne con il cancro al seno e 10mila uomini con carcinoma polmonare non a piccole cellule. Il risultato è stato che l’8,4% degli uomini e il 2,4% delle donne non sono sopravvissuti al primo mese di trattamento ma in alcuni ospedali la media è più alta: i tassi più alti sono a Blackpool, Coventry, Derby, South Tyneside, Surrey e Sussex, mentre al Lancashire Teaching Hospitals il tasso di mortalità a 30 giorni è risultato del 28%.
A quegli ospedali i cui tassi di morte sono al di fuori della media attesa si chiederà di rivedere le loro pratiche. E’ comunque importante rendere i pazienti consapevoli che ci sono potenziali rischi di vita legati alla chemioterapia. E i medici devono essere più attenti alla selezione dei pazienti, dato che ci sono differenze significative in termini di sopravvivenza per le persone anziane e per i pazienti in generali cattive condizioni di salute, al netto della neoplasia.
Come e quando nasce la chemioterapia. La chemioterapia, che si distingue in due tipi, anti-infettiva e antineoplastica (quella che solitamente s’intende quando usiamo il termine generico), nasce per caso nel laboratorio di biofisica di Barnett Rosenberg dell’Università del Michigan. Rosenberg scoprì che l’azione dell’isomero cis impediva la divisione e quindi la moltiplicazione dei batteri e provò a farlo agire anche sulle cellule tumorali su un topo che si riprese completamente. La sua sperimentazione però aveva anche un effetto altamente tossico ed il suo uso era da molti considerato troppo pericoloso. La spinta finale la diedero due medici americani che lo provarono con successo su 13 pazienti affetti da cancro ai testicoli.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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