Per Albert Einstein la crisi è una benedizione, la più grande, perché può stimolare l’inventiva, le scoperte, le grandi strategie. Ne Il mondo come io lo vedo il grande fisico tedesco scriveva: “Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e le difficoltà violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni”.
Non è questo il caso di Christian Panico, un bravo tenore italiano che a dieci anni cantava da solista davanti a Papa Giovanni Paolo II, e che poi avrebbe sviluppato la propria attività professionale, molto apprezzata, in Russia. Ed è qui che il tenore ha saputo cogliere le sfide della vita, rimboccandosi le maniche e diventare imprenditore di se stesso.
Cantante, instagrammer, editore, atleta vegano, con un progetto musicale nuovo su Ulule – la piattaforma di crowdfunding reward- based, una forma di raccolta fondi basata sul sostegno economico da parte di utenti e ammiratori che una volta che il progetto ha ottenuto successo ne riceve una ricompensa. In questa ottica Christian sta preparando una serata unica, che si terrà il 22 aprile al Teatro Orione di Roma.
Einstein diceva: “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”. Cosa significa stravolgere la propria vita per raggiungere i propri obiettivi o per ottenere semplicemente qualcosa in più?
Sembrerà strano ma non conoscevo questa frase, anche se da anni dico praticamente la stessa cosa. E’ qualcosa di ovvio, ma non scontato a quanto pare. La maggior parte delle persone che conosco continuano imperterrite a compiere ogni giorno le stesse azioni. Questo è diabolico. Poi si lamentano che la loro vita non cambia. Per avere un cambiamento bisogna cambiare.
Il lavoro in Russia, il veganesimo, lo sport, il profilo social, il progetto Ulule. Se dovesse catturare un momento particolare per ciascuna delle sue scelte, quale salverebbe?
Andiamo per ordine. Il lavoro in Russia è stata un’opportunità casuale. Non ci ho pensato due volte e sono partito. Dovevo trattenermi qualche giorno e sono stato un mese. Al mio ritorno ho chiuso tutte le attività, perdendo molti soldi e sono partito. Ero terrorizzato, ma dopo 5 anni avevo costruito di più di quanto avessi fatto in tutta la mia vita. Ora purtroppo è finita anche là per via della crisi. La scelta di diventare igienista (uno step oltre il vegano) è avvenuta in un momento esatto. Mi facevo molte domande da tempo e casualmente vidi un video su YouTube dal titolo “i macelli dell’inferno”. In quel momento esatto è scattato qualcosa dentro me e ho detto basta. Oggi non riesco più a vedere gli animali e derivati come cibo. La mia salute è migliorata. Sono più lucido mentalmente. Prima ero cieco o semplicemente non volevo vedere. Mi piaccio di più così, ma non critico le altre scelte, anzi amo il confronto. L’atletica è sempre stato un grande amore. Grazie all’essere diventato vegano, ho potuto riprenderlo ad alti livelli nella categoria Master, conseguendo nell’ultimo anno due secondi e due terzi posti nel salto in lungo e nel salto in alto ai campionati italiani open e indoor. Per il profilo social essendo un artista sento il bisogno di comunicare, fotografare e raccontare. Con instagram (su cui sono conosciuto come @panicoloverslife) è stato amore a prima vista. Ad Ulule mi ha iscritto un amico. Mi è piaciuta l’idea e sono andato avanti. Vedremo cosa succederà.
Lei è un Social Media Manager ed il suo profilo Instagram ha tantissimi follower. E’ uscito al cinema il film “Sconnessi” di Christian Marazziti che ci mette in guardia dalla dipendenza da internet. Qual è il segreto per essere social e non alienarsi dal mondo reale? Perché lei è così apprezzato?
A volte mi capita di essere in un ristorante o in metro, osservo le persone con la testa immersa nei social e penso: “Ma guarda questi lobotomizzati”, poi mi ritrovo io stesso come loro, con lo sguardo sullo schermo a scrivere post. I social sono diventati uno strumento di persuasione e veicolazione. Creano dipendenza. Questo i potenti lo sanno benissimo e lo sfruttano a loro favore. Più useremo i social per distaccarci dalla vita reale e peggio sarà. Le persone si comportano in due modi separati e diversi. C’è sicuramente uno sdoppiamento della personalità. Ci si dimentica spesso che dietro quel profilo ci sono degli esseri umani. Non scordiamolo mai. Il mio piccolo successo forse è dovuto al fatto che parlo della mia vita con tutta sincerità e cerco di ritrarla anche nelle foto. Purtroppo in generale diventano virali contenuti davvero bassi. Io cresco con molta fatica perché faccio pensare. Il mio è sicuramente un profilo non adatto alla massa.
Ci parli meglio del progetto Ulule. Cosa dovrebbero fare le persone che volessero aiutarla?
Basta andare sul mio sito e ascoltare come canto. Se piace sulla piattaforma http://it.ulule.com/christian-panico/ si può effettuare un deposito per realizzare il mio sogno, ovvero fare un cd in Italia. La filosofia di questo progetto spesso viene fraintesa. Sono rimasto deluso proprio dalle persone più vicine. Non è un elemosina, ma uno stare vicino ad un artista, dimostrando che ci credi. E’ anche un modo per prenotare la prevendita del cd. Sicuramente è stata un’ esperienza molto utile per capire chi avevo intorno. Un euro per ogni follower basterebbe per arrivare a quattro volte la cifra che occorre. Per un artista il supporto del pubblico è fondamentale.
Il suo mito musicale?
Freddie Mercury, al quale mi ispiro da anni. L’altra metà della mia anima è lirica. Sto cercando di unire i due mondi – pop e lirica – in un modo che nessuno ha ancora fatto.
Si è da poco concluso il Festival di Sanremo. Crescono i giovani di talento… Ma questo è sufficiente?
La domanda dovrebbe essere: “Si fa ancora musica in Italia?” Credo di aver spiegato tutto, non serve aggiungere altro.
Il suo primo amore è sicuramente la musica, ma tante anime albergano in lei. Quali sono le altre passioni a cui non potrebbe mai rinunciare?
Essendo in continua evoluzione, non posso dire con certezza quali passioni non potrei mai abbandonare. Sicuramente il canto è molto importante per me. La musica ti sceglie e non si può che esserne rapiti. Le esigenze cambiano con il tempo. L’importante è stare bene con se stessi e non essere schiavo neanche delle passioni.
Qual è il suo prossimo progetto artistico in Italia? E quale impegno l’attende invece all’estero?
Sicuramente tramite Ulule (o in altro modo) dovrò realizzare questo progetto del cd. Prima vediamo che succede. Sto già lavorando con il Maestro Andrea Tosi, artista incredibile, anche lui molto apprezzato all’estero, a dei nuovi brani. Mi sono preso inoltre, un periodo “di pausa”, per scrivere un libro. La tematica è molto forte. Per me è un’esperienza nuova. Per finire, il 22 aprile sarò in concerto con gli amici Alex De Vito e Aldo Bergamaschi al teatro Orione di Roma. Non mancheranno la musica e le risate con ospiti famosi, ma non posso ancora svelarvi chi sono. Vi aspetto!
Se dovesse lanciare un ultimo messaggio alle persone che la seguono, che si trovano in un momento di difficoltà e non riescono a portare avanti i propri progetti, che parole utilizzerebbe per destarli dal proprio torpore?
Raccomanderei loro di agire. Si pensa troppo a cosa fare e alla fine non si fa mai niente, abbandonandosi alla quotidianità. Direi che la frase di Einstein con cui abbiamo iniziato sia un gran bel consiglio di vita. Grazie per l’opportunità e un saluto a tutti i lettori. Teniamoci in contatto.
Erika Eramo
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