La laboriosa Cina, seconda potenza mondiale (davanti al Giappone e ancora per poco, forse, dietro l’America), quella che utilizza le mani instancabili e quelle molto stanche di milioni di cittadini, anche di detenuti, per produrre tutto quello che serve e viene richiesto. dal gadget di poco conto, al pezzo di raffinata tecnologia e di ultima generazione, è una Cina che sa farsi molto bene i suoi calcoli, altrimenti non sarebbe certo arrivata a questi livelli. Che, se sa come aumentare il suo export e i suoi guadagni, sa anche come risparmiare sulle tasse. Magari utilizzando la formula “finché il fisco non ci separi”. Sembra essere questa la nuova motivazione dietro la crescente ondata di divorzi che si sta registrando in Cina.
Divorziare per risparmiare sulle tasse è, infatti, l’ultima scorciatoia escogitata dalle coppie cinesi per evadere la nuova tassa sulla proprietà, fissata di recente dal governo per mettere un freno alle speculazioni immobiliari. Lo riferisce oggi lo Shanghai Daily News. Il governo centrale, si legge su AgiChina24, ha emanato la settimana scorsa le nuove regole sul mattone che includono un aumento del 20% della tassa sui profitti imposta ai proprietari che vendono un immobile. Sono esentati dall’imposta coloro che vendono la prima casa di cui sono però in possesso da almeno 5 anni. Un trucco permette alle coppie con due proprietà che divorziano di intestare entrambe le case a nome di una sola persona e venderle senza pagare la tassa a certe condizioni. Ma niente paura: terminata la transazione, la coppia può sposarsi di nuovo. La notizia si è diffusa in fretta tra la popolazione, tanto che a Shanghai da lunedì l’ufficio di registrazione matrimonio – lo stesso che si occupa anche delle separazioni -è stato preso d’assalto da coppie intenzionate a sciogliere il vincolo matrimoniale. Ma attenzione – ammonisce He Zhangbiao dell’Ufficio per gli Affari Civili di Shangai – non tutti in realtà sono intenzionati a tornare sotto il tetto coniugale. “Molti uomini, soprattutto quelli che hanno già un’amante, potrebbero raggirare le loro mogli usando questa misura come pretesto e divorziare in modo definitivo”. Agli uffici di registrazione matrimoniale, scene simili si erano già viste tre anni fa quando nuove leggi che limitavano l’acquisto di una seconda casa procurarono un’altra ondata di separazioni.
A.B.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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