“Il ministro dell’Interno ha dimostrato di inseguire interessi personali e di partito“.
Inizia con un duro attacco al ministro dell’Interno e leader della Lega il discorso del prof. Giuseppe Conte al Senato che accusa Salvini di “opportunismo politico” e di “aver agito per interessi personali di partito”, compromettendo con il suo partito “l’interesse nazionale”.
Mancanza di cultura delle regole
“Se tu avessi mostrato cultura delle regole l’intera azione di governo ne avrebbe tratto giovamento – attacca il premier -. La cultura delle regole non si improvvisa, ma è la qualità fondamentale per fare il ministro o il presidente del Consiglio”.
Una grande responsabilità di fronte al Paese
“Caro Matteo”, prosegue Conte volgendosi verso Salvini, seduto alla sua destra, “ti sei assunto una grande responsabilità di fronte al Paese, hai chiesto pieni poteri per governare e ti ho sentito convocare le piazze. Questa tua concezione mi preoccupa”. Il premier ricorda che “il principio dei pesi e contrappesi è fondamentale perché sia garantito l’equilibrio del nostro sistema e siano precluse vie autoritarie”.
Macchiati 14 mesi di intensa attività del governo
“Amici della Lega, per preparare e giustificare la scelta delle urne avete tentato di rappresentare maldestramente l’idea del governo del no, del non fare. Pur di battere questa falsa grancassa avete macchiato 14 mesi di intensa attività di governo”.
Mentre Conte accusa Salvini di aver pensato solo ai suoi interessi personali, il leader della Lega scuote più volte il capo, in segno di disapprovazione, e alza gli occhi al cielo, prendendo appunti.
La mancata chiarezza sulla vicenda russa
Il premier continua, facendo riferimento alla “vicenda russa che oggi merita di essere chiarita per i riflessi sul piano internazionale”. L’esperienza di questo governo, fa notare Conte, “è nata sulla base della “trasparenza e del cambiamento” e “non posso permettere che questo passaggio istituzionale così rilevante possa consumarsi attraverso conciliaboli riservati, sui social o in dichiarazioni fatte per strada o in una piazza”. “Per un ufficiale contraddittorio l’unica sede in cui confronto pubblico può svolgersi è il Parlamento” sottolinea Conte.
La tempistica dell’apertura della crisi
Il premier critica, poi, i tempi dell’apertura della crisi perché “ad agosto” rappresenta “un gesto di imprudenza istituzionale”. “La crisi in pieno agosto comporta”, tra l’altro, “il rischio di ritrovarci in esercizio provvisorio altamente probabile”. “I comportamenti del ministro dell’Interno rivelano scarsa sensibilità istituzionale e grave carenza di cultura costituzionale” rimarca, contestando anche la politica fatta sui social.
L’utilizzo di simboli religiosi
L'”ultima osservazione” del premier, sempre contro Salvini, riguarda l’ostentazione del rosario nei comizi: “Chi ha compiti istituzionali dovrebbe evitare di accostare a slogan politici i simboli religiosi“.
Non sono mancate durante il discorso di Conte numerose contestazioni dai banchi dei senatori della Lega e a ogni critica in risposta gli applausi scroscianti del M5S.
Terminato il suo discorso il presidente del Consiglio ha lasciato l’Aula del Senato per salire al Colle dove rassegnerà le sue dimissione nelle mani del Prsidente Mattarella.
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