Corona? Per la Cassazione “un criminale senza scrupoli”

La Cassazione non ha dubbi: trattasi di “criminale senza scrupoli”. Per Fabrizio Corona, il noto reporter fotografico, attualmente detenuto nel carcere di Opera dove sta scontando una pena di 15 anni di reclusione a seguito delle condanne definitive riportate per vari reati, i guai con la giustizia sembrano non finire mai.

La Suprema Corte, nel rendere note le motivazioni con le quali ha confermato il carcere, spiega anche le ragioni per le quali il fotoreporter dei vip non può vedersi revocare la misura della sorveglianza speciale ad un anno e sei mesi precedentemente disposta dalla Corte d’Appello di Milano.

Fabrizio Corona

Ma perchè tanta durezza?

I giudici,  di Corona e delle sue abitudini di vita, fanno carne da macello facendo emergere un profilo assolutamente inquietante di una vita “lavorativa” permeata di ” numerosi e cospicui precedenti penali”. Ed ecco le note dolenti dei precedenti e delle condanne di Corona: ” estorsioni, ricettazione e spendita di carta moneta falsificata, reati fallimentari, evasioni fiscali, denunce per truffa”. Una vita – evidenzia la Cassazione– caratterizzata “da frequentazioni criminali e da atteggiamenti fastidiosamente inclini alla violazione di ogni regola di convivenza civile”.

Un ” modus vivendi  ” quello di Corona, “caratterizzato dalla ricerca ad ogni costo di facili ed illeciti guadagni e da condotte prive di scrupoli volte ad accaparrare risorse da investire in un tenore di vita lussuoso e ricercato”, secondo i giudici di piazza Cavour. Dunque resti in carcere a scontare le sue malefatte.