Messi in isolamento 56 milioni di cinesi, l’equivalente della popolazione italiana. Quasi 8 mila i contagiati e 170 i morti. Questo è l’ultimo bilancio ufficiale della pandemia da coronavirus, fornito dal governo cinese. Ma su questi dati non tutti sono d’accordo e sempre da fonti cinesi arriva una notizia “soffocata” dalle autorità di Pechino, dove si parla di 56 mila contagiati.
Sempre Pechino, per tranquillizzare popolazione e organismi internazionali, in queste ore fa presente che il contagio sarebbe lento i i casi quindi in fase calante. Tuttavia di sicuro c’è il fatto che gli episodi confermati di contaminazione hanno già superato quelli della Sars del 2002-2003. Teniamo presente però che il governo della Repubblica cinese, come tutti i regimi totalitari, è maestro nel tenere segrete notizie molto importanti, tanto più quando la questione di questo contagio pericolosissimo qualcuno la attribuisce a un laboratorio di Wuhan che lavorerebbe anche per la creazione di aggressivi batteriologici destinati all’esercito cinese.
Da giorni le borse asiatiche tremano: oggi quella di Taiwan è crollata del 3%. Le ripercussioni sull’economia in caso di un allargamento del contagio, sarebbero micidiali per Pechino. Da tutti il mondo i governi richiamano i propri cittadini impegnati in Cina, temendo conseguenze nei propri Paesi. L’ultimo clamoroso campanello d’allarma è venuto dal Giappone dove risultano manager rientrati da Wuhan. Per quanto ci riguarda oggi è previsto il rimpatrio di una sessantina di collazionali i quali una volta in Italia saranno immediatamente messi in quarantena. Stessa sorte per i cittadini britannici. C’è da dire comunque che quasi tutti i Paesi europei hanno sospeso i voli da e per la Cina. Il virus però è sbarcato in Europa dove i casi di contagio sono a 10: oltre a quello in Finlandia, ce ne sono 5 in Francia e 4 in Germania, mentre risulta in osservazione a Roma, presso l’IRCCS Spallanzani, un turista cinese che si è sentito male nel centro della Capitale.
Ma quello che fa riflettere e pone interrogativi inquietanti è l’ipotesi che il nuovo coronavirus, sia stato creato nel laboratorio di Wuhan, laboratorio di cui già in passato si era la stampa specializzata occidentale, che metteva in guardia contro i rischi di queste sperimentazioni ad uso militare fatte dai cinesi. Del resto, perché stupirsi, visto che quasi tutti i più potenti della Terra, a cominciare dagli Stati Uniti, hanno poderosi arsenali destinati ad alimentare una speriamo improbabile guerra batteriologica e chimica del futuro? Nel deserto del Nevada gli Stati Uniti fanno i loro esperimenti, così come i Russi li fanno nelle infinite steppe della Russia asiatica. Ma intanto in Europa circola una ricostruzione dell’ ‘incidente’ cinese. A confermare queste voci il direttore del Tgcom Paolo Liguori, che “da fonte certa”, avrebbe saputo che “agli inizi di dicembre un tecnico di Wuhan sarebbe entrato in contatto con il virus che si sarebbe rapidamente propagato”. Oggi la situazione, secondo la stessa fonte, sarebbe “diventata drammatica”, con migliaia di morti e decine di migliaia di contagiati.
Fino a ieri per il governo italiano c’era un “terrore non giustificato”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, sul virus cinese: “La situazione è seria” ma “nel nostro Paese al momento non c’è emergenza”, ha sottolineato: “La soluzione è dialogo e cooperazione internazionale”. “Assumere la Tachipirina per proteggersi dal coronavirus, come viene suggerito nelle ultime ore sui social è una fake news. Fuori dalla Cina ci sono pochi casi, poche unità. Le indicazioni dobbiamo farle dare a chi ha competenze scientifiche e la comunità scientifica è al lavoro”, assicura il ministro della Salute.
Anche il premier Conte rassicura: ” Non siamo preoccupati ma vigili e prudenti – ha detto questa mattina a Sofia dove ha incontrato il primo ministro della Repubblica di Bulgaria – pronti, comunque, a intensificare, se necessario, le nostre cautele”.
Conte ha ricordato come “è già stato sottolineato da una fonte qualificata e indipendente dei vertici dell’Organizzazione mondiale della sanità, che l’Italia è in prima linea per quanto riguarda le misure e le cautele adottate in funzione preventiva per quanto riguarda la diffusione della malattia e il contrasto alla diffusione”.
Il vaccino, una corsa contro il tempo.
Si comincia a lavorare sul vaccino contro il coronavirus 2019-nCoV e nell’era delle mappe genetiche e di internet questo sforzo è possibile anche senza che il virus debba uscire dalla Cina. Proprio da qui è arrivato il primo annuncio, seguito da quello degli Stati Uniti, e sono almeno cinque le aziende che nel mondo occidentale stanno lavorando in questa direzione, una delle quali si trova in Italia.
Lo Shanghai East Hospital dell’Università Tongji si è detto pronto a sviluppare un vaccino in collaborazione con l’azienda Stermirna Therapeutics; poi è stata la volta di una delle maggiori autorità internazionali nel campo dei vaccini, Anthony Fauci, direttore dell’Istituto americano per le malattie infettive (Niaid) dei National Institutes for Health (Nih): “abbiamo già cominciato, insieme con diversi nostri collaboratori”. Si tratta di un processo lungo e che presenta incertezze, ha aggiunto Fauci, “ma stiamo procedendo come se si dovesse produrre un vaccino. In altre parole, stiamo considerando lo scenario peggiore, ovvero che si verifichi un’ulteriore diffusione”.
In ogni caso sarà un vaccino costruito al computer e basato sull’informazione genetica. Il vaccino “non potrà essere quello classico basato sul virus inattivato: dovrà essere un vaccino di tipo genetico, basato sull’informazione contenuta nel materiale genetico del virus”, ha detto Luigi Aurisicchio, amministratore delegato dell’azienda di biotecnologie Takis, di Roma, che sta lavorando al vaccino contro il nuovo coronavirus.
A.B.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy