“Italiani pizza, mafia e mandolino”. In buona misura è un retaggio del tempo in cui sui piroscafi che impiegavano settimane a traversare l’oceano i nostri migranti insieme a spaghetti e canzoni napoletane imbarcarono un bel po’ di malavita e riuscirono ad impiantarla nel luogo di arrivo. In America, ancora oggi c’è una buona percentuale di avversità nei confronti del Bel Paese. I repubblicani sostenitori del presidente Trump, ad esempio, solo al 52% italiofobi. Ma senza dover traversare l’Atlantico, basta oltrepassare un valico che porta in Svizzera e poi proseguire oltre, per trovare ancora una certa ostilità dei nostri confronti che fonda su pregiudizi difficilmente rovesciabili. In questi tempi difficili a causa del Coronavirus, l’Italia, la più colpita e la più bisognosa degli aiuti europei, incassa anche il voltafaccia dell’Olanda, che si oppone ai titoli comuni europei. Un’ostilità che alle 17 di questo pomeriggio, nella prossima riunione dell’Eurogruppo, si vedrà se sopravvive all’invocazione alla solidarietà lanciata dalla presidente della Bce Lagardeche che chiede ai governi europei di superare le diffidenze e dare una risposta forte alla crisi provocata dalla pandemia. Risposta che per il nostro Paese sarà determinante, non soltanto per l’economia, ma come ha detto il presidente del Consiglio Conte ma per valutare “se dobbiamo assolutamente abbandonare il sogno europeo e dire ognuno fa per sé”.
Mentre Germania e Francia hanno accolto l’invito a ricompattarsi e lavorano per un’intesa, questa mattina il giornale tedesco Die Welt nell’articolo dedicato alla crisi coronavirus sottoscrive sì l’opportunità dei paesi dell’Unione europea di “aiutarsi a vicenda nella crisi per il coronavirus”. Ma si chiede “senza alcun limite? E senza alcun controllo? In Italia, la mafia sta solo aspettando una nuova pioggia di soldi da Bruxelles”. Le risorse europee destinate a Roma, si legge, dovrebbero essere spese “solo per la sanità” e “naturalmente gli italiani dovrebbero essere controllati da Bruxelles e dimostrare l’uso appropriato del denaro. I principi essenziali dell’Unione Europea devono continuare ad essere applicati anche nella crisi del coronavirus”. L’attacco mediatico all’Italia non poteva passare sotto silenzio:”Un’affermazione vergognosa e inaccettabile”, dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che non accetta “che in questo momento si facciano considerazioni del genere”. “Noi non vogliamo che altri Paesi paghino i nostri debiti, l’Italia i propri debiti li ha sempre pagati. Vogliamo creare le condizioni di mercato affinché si possano spendere tutti i soldi che servono per le infrastrutture, quindi in lavoro, in innovazioni tecnologiche”, ha aggiunto, in merito alla trattativa in corso nell’Unione europea, dove, ha sottolineato, “si sta decidendo se l’Italia può spendere tutti i soldi che servono per aiutare giovani e meno giovani”.