Il bilancio di oggi basato sui dati che la Protezione Civile raccoglie quotidianamente, è positivo e apre uno spiraglio di speranza. In un giorno sono risultate infettate 4.057 persone, ieri erano più di 5.200, mentre aumenta il numero dei guariti, ben 1590 in un giorno, mai così tanti dall’inizio del contagio per Covid-19. Scende pertanto in picchiata il numero degli “attualmente positivi”, ora 75528. Di questi 3781 sono ricoverati nelle terapie intensive, la maggior parte 43752 pari al 58% del totale, in isolamento domiciliare. Al restante 30% vengono prestate le cure necessarie nei reparti ospedalieri. Continua invece il dramma delle vittime: 812 nelle ultime 24 ore, quasi 60 più di ieri.
Se siamo al momento della svolta lo diranno i prossimi due o tre giorni ma per la prima volta i numeri dell’epidemia frenano in modo netto e inequivocabile.
Migliorano anche i dati della Lombardia, la regione italiana più colpita dal CoronaVirus: aumentano i guariti, 1154 positivi in più, a fronte di 452 morti e 2 nuovi ricoveri in T.I.
Tra le notizie negative si deve annotare la morti di altri 2 medici, in tutto ora sono 63, mentre tra gli infermieri vi sono 4000 contagiati.
Continuano i controlli sulle strade per scoraggiare i furbetti che riescono ad inventare le storie più strane e a volte divertenti pur di giustificarsi una volta fermati: 49 positivi al test sono stati denunciati per violazione quarantena tra le 156.962 le persone sottoposte a controllo e 58.481 gli esercizi commerciali ieri nell’ambito delle verifiche sul rispetto delle misure di contenimento del covid 19. Sono i dati resi noti dal Viminale. Sanzionate 6.623 persone e 83 negozianti mentre le denunce sono scattate anche per 58 persone che hanno dichiarato il falso. Infine sono nove i negozi chiusi e nove quelli sottoposti a chiusura provvisoria.
Intanto in Italia sono partiti i test preclinici di cinque vaccini contro il coronavirus. Sono tutti condotti dall’azienda biotech Takis, i risultati sono attesi a metà maggio e la sperimentazione sull’uomo potrebbe partire in autunno. Lo ha detto all’ANSA l’amministratore delegato dell’azienda, Luigi Aurisicchio.
I vaccini si basano su diverse regioni della proteina Spike, la principale arma con cui il virus aggredisce le cellule respiratorie umane.
I test, autorizzati dal ministero della Salute e condotti su topi, prevedono una prima iniezione, seguita da un richiamo. I risultati saranno quindi analizzati dalla Takis e dall’Istituto Spallanzani. Queste valutazioni permetteranno di individuare il candidato vaccino migliore in vista dei test clinici: “Selezioneremo quello che si dimostrerà più potente nell’indurre anticorpi anti-Covid 19”, ha osservato Aurisicchio. Se i risultati saranno soddisfacenti, il vaccino potrebbe essere sperimentato sull’uomo nel prossimo autunno.
I cinque vaccini sono stati ottenuti a partire dai frammenti del materiale genetico del virus che corrispondono ad altrettante regioni della proteina S, o Spike (punta, artiglio), che il coronavirus SarsCoV2 utilizza per agganciarsi alle cellule del sistema respiratorio umano per penetrare al loro interno.
Tutti e cinque i vaccini si basano invece sulla tecnologia chiamata elettroporazione, che consiste nell’iniezione nel muscolo seguita un brevissimo impulso elettrico che facilita l’ingresso del vaccino nelle cellule e attiva il sistema immunitario.
L’azienda è riuscita a cominciare la sperimentazione preclinica senza finanziamenti esterni, ma adesso per poter proseguire nella ricerca ha lanciato una campagna di crowdfunding che ha lo scopo di raccogliere velocemente la somma necessaria per accedere alle fasi successive di sviluppo del vaccino.
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