Passa alla Camera la legge sul bullismo e cyberbullismo. Montecitorio ha approvato il testo con 242 sì, 73 no e 48 astenuti e ora si prepara all’esame del Senato in terza lettura. L’unico partito che ha votato contro è stato il M5S. Le nuove norme sono la risposta del Governo ad un piaga che, anche a causa dei social, sta assumendo una dimensione sempre più ampia, colpendo i minori non solo a scuola ma anche a casa propria, trasformando i bulli in tanti “leoni da tastiera”.
“Oggi la Camera ha approvato una legge per contrastare bullismo e cyberbullismo. Perchè la rete, grande strumento di innovazione, può trasformarsi in una gogna tremenda”. Ettore Rosato, presidente dei deputati del Pd.
Bullismo, cyberbullismo: cos’è e quali sono le conseguenze. La proposta di legge spiega all’art.1 cosa s’intende per bullismo, cyberbullismo e anche cosa rischia il gestore del sito Internet (nel caso di bullismo informatico) dove si verificano episodi di “aggressione o molestia da parte di singoli o più persone nei confronti di una o più vittime allo scopo di ingenerare ansia, timore, isolamento, emarginazione”, si legge sull’ANSA. Tutto ciò è vero anche in caso di abusi “a distanza” attraverso messaggi e chat o l’ausilio di piattaforme social.
Il testo prevede anche che chiunque, anche un minorenne, potrà chiedere ai gestori dei siti in questione la rimozione o l’oscuramento dei contenuti offensivi. A monitorare l’attività del gestore è il Garante della Privacy e nel caso egli non provveda entro 48 ore dalla richiesta, vi provvedere direttamente. Questo significa che i siti dovranno essere dotati di opportuni canali per il recepimento e la gestione delle richieste di blocco dei dati e che, ovviamente, tali procedimenti dovranno essere comunicati sull’home page.
Le sanzioni. Se non è stata presentata nessuna denuncia formale, e se gli atti di bullismo non costituiscono “reati procedibili d’ufficio”, il questore potrà limitarsi a convocare il “bullo”, se minorenne accompagnano almeno da un genitore, ed intimargli di smetterla. Per quanto riguarda il bullismo informatico, si richia da 1 a 6 anni di reclusione, in caso di diffusione di dati sensibili, immagini, video, ma anche messaggi o in caso di scambio di identità.
Ogni scuola dovrà poi dotarsi di un referente con competenze specifiche in grado di far fronte alla gestione di questi casi particolari e della promozione di iniziative contro bullismo e cyberbullismo. Al preside spetterà il compito di informare le famiglie nel caso si verifichi una delle situazione soprariportate, adottare sanzioni e percorsi rieducativi per il responsabile.
Chi ha votano a favore, chi ha votato contro. Il Partito democratico, Area popolare, Alleanza liberale, Socialisti, Fratelli d’Italia, Scelta Civica e Democrazia Solidale hanno sostenuto alla Camera la proposto di legge sul cyberbullismo. Chi ha espresso parere sfavorevole al testo, approvato anche dalla onlus Telefono azzurro è stato invece il Movimento 5Stelle, mentre si sono astenuti Lega Nord, Forza Italia, Sinistra Italiana e Conservatori e riformisti.
Una buona legge contro il bullismo e il cyberbullismo, approvata all’unanimità dal Senato, qui alla Camera è stata sabotata, sacrificando sull’altare della censura al web proprio coloro che avrebbe dovuto tutelare: i minori – ha affermato il M5S – . Ora l’auspicio è che, con il ritorno della proposta di legge a Palazzo Madama, i partiti della maggioranza riportino la proposta di legge alla sua natura originaria. In sintesi: questo provvedimento prevede che chiunque si senta offeso o leso da un contenuto sulla rete che lo riguardi, può chiederne la rimozione senza che vi sia un criterio oggettivo nella procedura”.
Secondo i dati forniti dal Telefono azzurro, da settembre 2015 a giugno 2016 si è verificato circa un caso al giorno di bullismo o cyberbullismo: in totale, la onlus ha gestito circa 270 casi ma si tratta ovviamente solo della punta dell’iceberg. Tra chi si rende colpevole di atti di violenza (fisica o psicologica) il 60% sono ragazzi, mentre tra le vittime sono generalmente femmine (la percentuale arriva al 70% se si parla di cyberbullismo).
Un dato preoccupante è che l’età di coloro che cadono nella rete di questo genere di abusi si sta abbassando vertiginosamente (nel 22% dei casi il trastullo dei bulli è un bambino di 5 anni). è quindi assolutamente fondamentale, da parte dei genitori, saper riconoscere i segnali in tempo: paura o rifiuto di recarsi a scuola o luoghi che fino a poco tempo fa il bambino o adolescente frequentava senza problemi; desiderio da parte del minore di cambiare istituto o addirittura casa, difficoltà relazionali, tristezza improvvisa, rassegnazione e in generale segnali di disagio psicologico ed emotivo.
“È un segnale molto positivo – ha dichiarato Ernesto Caffo, neuropsichiatra infantile e presidente di Telefono Azzurro, commentando l’approvazione del testo di legge – così come il dibattito che si è aperto in Parlamento sul tema. Il percorso non è stato facile, ma siamo fiduciosi che l’approvazione di oggi porti finalmente, dopo il passaggio al Senato, ad una legge contro il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, che da sempre Telefono Azzurro sostiene con forza”.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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