Le proposte arrivate nella notte di ieri da parte del governo Tsipras sono “esaurienti”. Un giudizio, quello della Ue, che è un buon inizio sul quale costruire i lavori dell’eurogruppo di sabato e gli incontri di domenica. Alla reazione positiva al piano Tsipras da parte di jeroen Dijsselbloem, dovranno seguire poi le valutazioni dei diversi organismi europei, Bce e Fmi. Se i conti dovessero tornare, sarebbe pressoché certa la permanenza nell’area euro di Atene. A fronte dello scetticismo della Germania, che per bocca di esponenti di partito del premier Merkel valuta il piano presentato come identico a quello bocciato dal referendum di domenica scorsa, arrivano le reazioni positive del presidente del parlamento europeo Martin Schulz, Francois Hollande, che ieri aveva inviato i suoi tecnici ad Atene per verificare il piano, e Matteo Renzi. Per tutti la percezione è quella di trovarsi di fronte a un accordo realmente percorribile. “Speriamo di non rivederci anche domenica – ha dichiarato il premier Matteo Renzi al termine dell’incontro con il primo ministro irlandese Enda Kenny – vuol dire che l’accordo sulla Grecia può essere fatto anche nella giornata di sabato dai ministri dell’Economia”. “Noi speriamo nell’accordo, sarà un accordo non dissimile, non lontano, da quello di cui si discuteva 15-20 giorni fa – ha aggiunto – Qualsiasi accordo ci sarà, e io sono ottimista, sarà importante perché le sofferenza dei greci ci sta a cuore”. È proprio nella conferenza con il premier irlandese che Renzi allarga il discorso sulla politica europea. La Grecia deve essere salvata, “con l’aiuto del governo greco”, ma nello stesso tempo “dobbiamo definire una nuova idea di futuro dell’Europa e dei suoi obiettivi”. Per il capo del Governo, l’Europa “negli ultimi 15 anni” non ha saputo cogliere la possibilità “di diventare il luogo di innovazione e dinamismo” “Ci sono state sottolineature polemiche sul fatto che l’Italia si è tenuta prudente sulla crisi greca – ha proseguito – la nostra posizione però è chiara: la vera questione non si risolverà domenica o sabato all’Eurosummit”. Finché infatti l’Europa non avrà “il coraggio di dire che serve di una discussione in più sulla crescita e una in meno sull’austerity, di un investimento sull’Europa dei valori e non solo dei quattrini, investimento gigantesco che dobbiamo fare sull’Europa come spazio dinamico” il rischio è quello di trovarsi di fronte a una Europa che non esiste perché è impensabile una unione che “si basi solo su statistiche e parametri”. La crisi greca è dunque diventata l’opportunità per ritornare sulle richieste di allentamento delle politiche finora impostate dalla Comunità, tanto che proprio Renzi ha chiosato affermando che “nessuno pensi che l’Italia va alle riunioni facendo la faccia soddisfatta”. Non abbassa il tiro, il premier, che anzi ricorda come “nessuno abbia fatto riforme come l’Italia in così poco tempo. Per anni abbiamo considerato l’Europa come il luogo dove andare a prendere la lezioncina”. Renzi ha così tenuto a sottolineare i traguardi raggiunti dal suo governo nell’arco di un anno: “abbiamo cambiato il mercato del lavoro, dato stabilità al sistema politico con la legge elettorale, approvato regole contro la corruzione e per la responsabilità civile dei magistrati, abbiamo fatto ieri un investimento sulla scuola con 100mila professori in più che premia merito e autonomia. Da qui alle prossime ore chiuderemo la riforma della P.a., abbiamo ridotto le tasse sul lavoro”. Intanto le borse, dopo le incertezze della settimana, guardano con fiducia alle intenzioni di Grecia e Ue e rincorrono il rimbalzo. Milano e Parigi salgono di circa il 3% e anche l’Euro guadagna sul dollaro. Intanto nel pomeriggio di oggi si è svolto un vertice in teleconferenza della cosiddetta Troika: Christine Lagarde, Mario Draghi, Jean Claude Juncker e Jeroen Dijsselbloem, che trarranno le valutazioni sul piano presentato da Atene. I prossimi step cui prestare attenzione saranno proprio l’eurogruppo, che dalle 15 di domani si terrà a Bruxelles, dove si valuterà anche la terza tranche di aiuti richiesta nelle scorse ore da Tsipras e quindi il vertice di domenica che si terrà in ogni caso, a prescindere dall’esito dell’eurogruppo di domenica.
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