Ci sono artisti che potrebbero crogiolarsi nel proprio successo suonando sempre la stessa stanca quanto sicura proposta musicale. Ce ne sono invece altri che amano trovare nuove idee e stimoli, mettendo poi magari a disposizione la propria fama per qualche fine umanitario.
Tutte queste belle virtù appartengono a Damon Albarn, il leader degli inglesi Blur che negli anni ’90 sono stati, assieme agli Oasis, gli alfieri del brit-pop e che ancora sono seguiti con grande passione quando decidono di riunirsi per qualche data live in affollati festival. Damon Albarn però non ha solo un grande amore per il pop, la psichedelia e l’elettronica ma anche per i suoni dell’Africa, una passione che in verità non è solo musicale ma anche umana per dei popoli così ricchi di tradizione e cultura ma anche così tormentati da carestie, soprusi delle multinazionali, guerre civili interne. Uno di questi paesi è proprio il Congo, una terra che vede scorrere ormai da tanto tempo troppo sangue, e che viene supportato da organizzazioni umanitarie come Oxfam che cerca di dare il proprio aiuto per combattere, tra mille diffcoltà, la povertà lavorando per uno sviluppo sostenibile di questa e altre nazioni. Ma tutto questo ha un costo economico importante sia nella messa in atto di alcuni progetti che nella campagna di sensibilizzazione, ed ecco allora intervenire Damon Albarn con DRC Music (dove DRC sta per Democratic Republic of Congo), un’operazione artistica i cui proventi realizzati dalla vendita del cd saranno interamente devoluti ad Oxfam. L’artista inglese ha coinvolto suoi colleghi musicisti e produttori come T-E-E-D, Dan The Automator (già con lui anche nell’altro fortunato progetto Gorillaz), Jneiro Jarel, Richard Russell, Actress, Marc Antoine, Alwest, Rodaidh McDonald, Kwes. Tutti insieme sono volati a Kinshasa dove, in soli cinque giorni, hanno suonato insieme a 50 artistii locali, tra cui Jupiter and the Okwess International, Bokatola System e Nelly Liyenge, creando uno splendido mix di afro pop molto percussivo e che si contamina anche con l’elettronica e l’hip hop. Il risultato finale è assolutamente convincente, dinamico e ricco di positiva speranza, segnalando come la musica, se fatta con il cuore e convinzione, può far sempre strappare un sorriso. Questa esperienza è ora l’album “Kinshasa One-Two” pubblicato dalla Warp e che attualmente è venduto solo in formato digitale attraverso le più note piattaforme in rete. Dal 7 novembre poi sarà disponibile anche la versione cd, in confezione molto curata digipack, e vinile doppio deluxe edition contenente anche art cards. Entrambi questi formati poi avranno un codice speciale per poter scaricare dalla rete ulteriori tre brani inediti. Alcune fasi della lavorazione del disco e l’ascolto di alcune canzoni si possono trovare a questo indirizzo: http://drcmusic.org/
Gianluca Polverari
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