Daspo al ‘branco’ e arresti differiti. Il governo inasprisce le misure di sicurezza per prevenire la violenza negli stadi.
A 46 giorni dalla morte del tifoso napoletano Ciro Esposito, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine dell’ultimo Consiglio dei Ministri agostano, che ha varato il nuovo decreto, assicura che il governo approverà il nuovo decreto di violenza per gli stadi e dintorni.
“Il rigore delle sanzioni nei confronti di coloro che commettano atti di violenza può arrivare alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, misura fino a oggi prevista per i criminali più pericolosi, che appartengano ad associazione mafiose e non – ha detto Alfano – . E il rischio di vedersi impedite le trasferte per due anni dovrebbe ridurre i comportamenti violenti e vessatori”.
L’obiettivo, sottolinea il titolare del Viminale, è tenere lontani i violenti dagli stadi. Una linea dura per i recidivi, per cui è previsto il divieto di stadio dai cinque agli otto anni.
“E scatteranno i provvedimenti anche in caso di esposizione di striscioni violenti e di istigazione all’odio, e di atti che avvengono fuori dallo stadio – assicura – Poi c’e’ il daspo di gruppo, anche se le responsabilità andranno poi valutate sul piano personale. Servirà a perseguire non solo chi tira il sasso ma anche tutti coloro che assaltano un blindato delle forze dell’ordine vicino allo stadio”.
Al calcio italiano, conclude Alfano, “chiedo di dare un calcio alla violenza. Attraverso ogni sforzo possibile per cacciare i violenti dagli stadi, restituendoli alle famiglie e ai bambini”.
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