Incentivi e sgravi fiscali per le imprese, aumenti degli ecobonus e sismobonus per le aziende che investiranno sull’efficienza energetica e sulla messa in sicurezza delle loro strutture in chiave antisismica. Previsti dalla legge di Bilancio anche l’Ape (anticipo pensionistico) e gli aiuti alle pensioni minime. Questi alcuni dei punti della manovra approvata ieri dalla Camera.
Sabato il Consiglio dei ministri dovrà decidere l’approvazione della bozza di manovra per il 2017 da 22,5 milardi di euro. Poi sarà la volta del round tra governo e la Commissione europea, o meglio fra Matteo Renzi e Jean Claude Juncker. Una partita che è una questione di virgole (tra il 2,4% chiesto dall’Italia e quel 2% contenuto nel Def di settembre).
Solo in Italia le valutazioni dell’Europa occupano pagine intere di giornali. Gli altri Paesi sono più abituati ad accogliere i suggerimenti e dopo fare come credono senza che si crei uno psicodramma nazionale” aveva affermato il presidente del Consiglio.
Il Parlamento, si legge nella risoluzione, “impegna il Governo a valutare l’opportunità di innalzare, già nel Documento programmatico di bilancio da inviare” all’Ue “l’obiettivo di indebitamento netto per il 2017 fino a un massimo dello 0,4% del Pil al fine di approntare strumenti anche eccezionali per mettere in sicurezza territorio, patrimonio abitativo, infrastrutture scolastiche e affrontare il fenomeno migratorio, ferma restando una valutazione prudenziale della crescita del Pil”
Se è per affrontare le emergenze, è giusto che lo Stato s’indebiti di più. Il premier Renzi ne già aveva ribadito la necessità e ieri il Parlamento ha approvato la risoluzione di maggioranza che intende modificare la nota di aggiornamento sul Def (documento di economia e finanza) presentato dal Governo per l’innalzamento del deficit fino a un massimo dello o,4% per il 2017.
Peccato che Bruxelles, dove il documento andrà presentato tra pochi giorni, aveva già fatto sapere tramite Pierre Moscovici che un deficit al 2,4% del pil (di fatto l’aumento approvato da Camera e Senato) “non è il numero che abbiamo in mente e il governo italiano lo sa bene”.
Ma Parlamento ed Esecutivo mettono in campo le “circostanze eccezionali”: l’urgenza di un piano per il rischio sismico, la ricostruzione dei luoghi distrutti dal terremoto e la gestione dei migranti e la manovra metterebbe a disposizione circa 3 miliardi e mezzo per la messa in sicurezza del territorio, sbloccandoli di fatto senza aspettare la legge di Bilancio.
In questa assemblea ponete questioni di rilievo, che interpelleranno le scelte della prossima Legge di Stabilità – ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – Non è mio compito entrare nel merito delle proposte, ma condivido con voi l’impegno e l’auspicio che si giunga presto a un quadro di certezze finanziarie e a una semplificazione amministrativa e contabile, in modo che tanti Comuni riescano finalmente a uscire da una condizione di permanente precarietà e programmare con maggiore serenità le loro scelte al servizio dei cittadini” ha aggiunto il capo dello Stato dall’assemblea dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani).
Ma intanto, si continua a tagliere sulla sanità nazionale. La Cgl ha ribadito ieri l’urgenza di rinforzare l’organico degli ospedali. Nei prossimi tre anni, ha sottolineato segretario nazionale della Fp-Cgil Medici Massimo Cozza “servirebbe assumere almeno 18mila medici, oltre alla conclusione già nel 2017 del processo di stabilizzazione per i circa 8mila medici precari. E numeri ben più alti sono stimabili per gli infermieri”.
Renzi aveva annunciato “nuovi concorsi” ma non si capisce bene dove si troverebbero i fondi, dal momento che il ministero dell’Economia intende limitare l’aumento del Fondo sanitario nazionale a soli 500 milioni, portando lo stanziamento a 111,5 miliardi. E questo di fatto metterebbe a rischio non solo la possibilità di nuove assunzioni, ma anche l’esenzione di molti ticket, come quelli per broncopolmonite cronica o malattie renali gravi.
”Affinché non rimanga solo un annuncio – aveva avvertito Cozza- ci aspettiamo nella legge di stabilità norme e risorse nuove e mirate che consentano lo sblocco del turn over, a partire da medici ed infermieri, anche nelle Regioni sottoposte a piani di rientro, ed un piano straordinario di assunzioni, in primo luogo per i precari”. A riprova che la discussione intorno alla legge di Bilancio non gira tutta intorno all’Europa e alle misure di emergenza.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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