Ogni tanto (poco), se non lo senti squillare lo prendi in mano, guardi se ci sono chiamate perse o se e’ arrivato qualche messaggino. Poi, prima di riporlo, controlli che il campo sia sufficiente per ricevere e quanta carica di batteria residua ancora hai. Fai cosi’ col tuo telefonino? Allora comincia a preoccuparti perché potresti essere depresso. Ad affermarlo un gruppo di scienziati della Baylor University in Texas che hanno osservato 346 uomini e donne di eta’ compresa tra i 19 e i 24 anni, tutti partecipanti volontari alla ricerca. Di questi individui e’ stata valutata la personalita’ e il livello di dipendenza da cellulare, analizzando le loro risposte ad un questionario dettagliato creato ad hoc. Il risultato e’ il seguente: le persone che controllano senza sosta il proprio smartphone sono più inclini agli sbalzi di umore e più a rischio depressione. Dallo studio è emerso che la dipendenza dal cellulare è collegata all’instabilità emotiva. Questa dipendenza può essere un tentativo di coprire o difendersi da uno stato d’animo negativo. Lo studio ha anche messo in risalto che le persone più timide e introverse sono meno a rischio dipendenza dalla tecnologia in genere, in questo caso dal cellulare. Chi fa un controllo continuato e un uso compulsivo del telefonino potrebbe anche non avere sufficiente capacità di concentrazione e attraverso l’uso del cellulare maschererebbe quindi uno stato d’animo. “Controllare la posta elettronica, scrivere testi su facebook o twitter, navigare sul web è un tentativo per distogliere la propria attenzione, i propri pensieri da qualcosa che ci sta preoccupando incessantemente e da cui tentiamo di liberarci. Ma questo conforto sarà solo momentaneo. Perché poi lo stato d’animo vero ritorna ma ritorna anche la necessità di scappare nuovamente e di rifugiarsi nella tecnologia per pensare ad altro”, afferma, commentando lo studio, Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico. “Oggi siamo tutti sull’orlo di una cellular addiction che può diventare cronica senza che ce ne accorgiamo – spiega l’esperta, anche direttore della Clinica dello Stress e Supervisore EMDR – Il cellulare copre le nostre ansie e quando per qualsiasi motivo viene a mancare, telefonino scarico, problemi di rete o quant’altro, queste riaffiorano violentemente creandoci un malessere che se non individuato e affrontato può tramutarsi negli anni in DAP, Disturbo di Attacco di Panico”. Secondo la Vinciguerra “il telefonino può essere considerato in tutti, anche nella persone apparentemente normali, come uno psicofarmaco che copre le ansie, le paure, le gelosie. E ci fa costruire un mondo che può essere però lontano dalla realtà“.