Ancora qualche ora e sapremo se l’Italia avrà un governo o meno. Dopo due mesi di stallo, veti incrociati e gioco delle pregiudiziali, da ieri sera le trattative tra M5S e Lega hanno subito una forte accelerata che lascia ben sperare per una soluzione politica di questa difficilissima trattativa che ha visto naufragare, nel giro di poche settimane, tante ipotesi di coalizione, culminate poi con la decisione ultima del presidente della Repubblica di procedere con un esecutivo tecnico, anzi “neutro” per tirare a campare qualche mese e poi andare di nuovo al voto, magari in autunno, con una nuova legge elettorale.
A spingere per una soluzione politica della crisi sarebbe stata la fine della pregiuziale contro Berlusconi che il leader del movimento grillino Luigi Di Maio aveva sollevato fin da quando si era parlato di un governissimo Lega-Cinquestelle che tagliasse fuori dai giochi un Pd in piena crisi e a rischio implosione, come dimostrano le ultime vicende in capo al Nazareno.
Cosa ha determinato il cambiamento di idea nel leader pdentastellato, riaprendo di fatto le trattative che stamane hanno visto Salvini e di Maio uno di fronte all’altro? L’atteggiamento più morbido di quest’ultimo che nel corso dell’incontro ha chiesto un dialogo aperto con l’intero centrodestra, lasciando però Berlusconi fuori dalla trattativa. “Dialogo solo con la Lega”, ma, fatto importante nessun veto contro Berlusconi il quale in mattinata faceva sapere attraverso i suoi più stretti collaboratori che verso un eventuale esecutivo Salvini-Di Maio, magari affidato a Giancarlo Giorgetti, capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, poteva arrivare anche “una benevola, critica, astensione”.
Ma come si sa i governi si fanno sulla base di accordi precisi ed ecco la richiesta del duo Salvini Di Maio per altre 24 ore di tregua, richieste al presidente Mattarella al quale già domani mattina potrebbero sciogliere la riserva. In queste ore , tanto per essere chiari, i due partiti che dovranno guidare la coalizione di governo dovrannno dire cosa saranno in grado di offrire per quella “benevola astensione” che potrebbe portare alla costituzione di un governo con poteri pieni e prospettive di durata.
Al riguardo le indiscrezioni non mancano e già di parla di un paio di ministeri “pesanti” per gli uomini di Berlusconi, con in più una presenza di controllo al dicastero dell’economia e soprattutto la presidenza della commissione di vigilanza della Rai che comunque spetta all’opposizione, più o meno morbida. Per il Pd infine si parla della presidenza del Copasir, il comitato per il controllo dei servizi segreti.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy