Dl sicurezza, ok Senato a con 163 sì, 59 no,19 astenuti

Ore 12,19: l’orologio di Matteo Salvini, ministro dell’Interno nonché vice presidente del Consiglio dei Ministri, segna la vittoria sulle contestazioni, i rumors e le incertezze che per giorni – in particolare gli ultimi – hanno tenuto banco sulle pagine politiche nazionali e internazionali: il dl sicurezza passa l’esame del Senato con 163 sì, 59 no e 19 astenuti.

I sì sarebbero dovuti essere 167 essendo tale la somma dei gruppi Lega (58) e Cinque Stelle (109), ma da questi vanno scomputati i 5 senatori M5S dissidenti: oltre ai 4 che si erano espressi anche in commissione contro il decreto sicurezza e cioè Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori e Matteo Mantero, ha preferito disertare l’Aula anche Virginia La Mura. Per tutti e cinque è stata fatta una segnalazione al collegio dei probiviri  che ha avviato un’istruttoria nei loro confronti: lo ha annunciato il capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli.

In più, risultano in congedo Mario Michele Giarrusso e Vittoria Bogo Deledda per motivi però di salute. Ma a sostenere il provvedimento (passato con 163 sì, 59 no e 19 astenuti) sono intervenuti: il fuoriuscito dai 5 stelle, ora nel Misto, Maurizio Buccarella e i due senatori del Maie (Sudamerica) Adriano Cario e Riccardo Antonio Merlo. Si è invece astenuto l’altro ex grillino Carlo Martelli. Questi ultimi 4 parlamentari (i 2 fuoriusciti 5S e i 2 del Maie) avevano votato la fiducia al governo a giugno sommandosi in quella votazione ai 167 di Lega+M5S e arrivando a quota 171.

“Ore. 12,19. Decreto Sicurezza e Immigrazione, ore 12.19, il Senato approva!!! #DecretoSalvini, giornata storica!”. Ha scritto all’istante su twitter il Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“Si rassegnino gli sciacalli questo governo andrà avanti a lavorare per 5 anni”, avverteil ministro dell’Interno in conferenza stampa al Viminale. E, ancora: “Se capiscono che la musica è cambiata, gli scafisti cambiano mestiere”. Mentre “agli amici del Pd di cui condivido la frustrazione che dicono che aumenta la clandestinità” il ministro chiede: “Dovremmo continuare a regalare permessi di soggiorno finti a capocchia per far finta che sia tutto normale? Il permesso di soggiorno per motivi umanitari ce l’ha chi scappa dalla guerra, dalla tortura e dalla persecuzione. I cosiddetti migranti economici non possono avere questo tipo di riconoscimento”. Messaggio secco e diretto che, assicura Salvini, arriverà oggi stesso “in contemporanea in Nigeria, Costa D’Avorio, Tunisia, Bangladesh, Senegal, Pakistan”.

Twitter, conferenza stampa, Facebook: l’entusiasmo di Salvini è incontenibile e su quest’ultimo social scrive in diretta: “Voglio in galera corrotti e corruttori, è una riforma intelligente. E lo voglio io, Di Maio e Bonafede”.

Ora il decreto attende l’esame della Camera, ma “sicuramente passerà anche alla Camera”, dichiara il vicepremier e ministro dell’Interno lasciando Palazzo Madama mentre si sta ancora svolgendo la chiama per il voto di fiducia. A chi gli chiede un giudizio sul dissenso di alcuni senatori M5s, Salvini risponde: “Siamo in democrazia, ma c’è qualcuno che ha cambiato idea e non rispetta il contratto di governo”.

Guadagnata questa pedina, al ministro dell’interno ora “piacerebbe una riforma complessiva, coraggiosa e rivoluzionaria, ci ragioneremo, così come abbiamo fatto per il Dl Sicurezza”, afferma ancora in conferenza stampa al Viminale. Ma nella lista dei desideri di Salvini c’è anche la legge che riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti: “Mi piacerebbe rivedere le normative che riguardano lo spaccio: è un tema su cui lavorare, ci metterò il tempo dovuto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini in conferenza stampa, rispondendo ad una domanda sulla sicurezza nelle città.

Commenta con soddisfazione l’esito del voto di fiducia, posto dal Senato sul dl sicurezza, il presidente della regione Veneto Luca Zaia: “Oggi inizia una storia nuova nella quale il bene vince sul male. E’ una grande giornata, perché si realizza un sogno: portare legalità e giustizia in un Paese dove mancavano”. “Mi congratulo – aggiunge Zaia – con il Ministro dell’Interno Salvini per aver portato a compimento un impegno tanto atteso dagli italiani per bene, e con la maggioranza parlamentare che ha votato senza lasciare spazio a dubbi di alcun genere. Viene così dato  un segnale importante anche a livello internazionale, perché tutti ora sanno che in Italia le cose stanno cambiando e che questo non è più il Paese del bengodi per i delinquenti”.

E’ invece una delle pagine “più buie della storia repubblicana” per l’Arci che annuncia l’intenzione di contrastare la legge “in tutte le sedi, anche in quelle giudiziarie, nonché attraverso iniziative e campagne politiche e culturali”. L’Arci ribadisce che si tratta di “un vero e proprio manifesto culturale propagandistico di matrice leghista, al quale gli alleati 5 Stelle si sono completamente adeguati, un provvedimento che trasuda cattiveria e che rappresenta un veleno micidiale per la nostra società” e sottolinea che “nel passaggio in Commissione Affari Costituzionali il testo ha subito modifiche, proposte dal relatore leghista e dal governo, che ne hanno peggiorato pesantemente l’impianto già anti costituzionale”. Secondo l’Arci, il diritto d’asilo rischia di essere “azzerato perché ogni richiedente asilo che arriva nel nostro Paese potrà essere accusato di presentare una domanda manifestamente infondata e quindi sottoposto a espulsione. La cancellazione del titolo di soggiorno per ragioni umanitarie produrrà irregolarità, disagio e conflitti. L’accoglienza dei richiedenti asilo, ossia di persone che nella quasi totalità dei casi hanno subito torture e violenze, viene relegata dentro la logica del confinamento, con l’idea dei ‘campi'”.

“Si scrive Salvini ma si legge clandestini. Il dl sicurezza approvato oggi al Senato porta meno legalità, meno diritti, meno controlli. Non c’è sicurezza senza integrazione #ladridiparole” . Così su twitter Tommaso Nannicini, componente della segreteria del Pd commenta il dl Sicurezza.