Dopo i musei, gratis anche i teatri

Il sipario che si alza, il tendone di velluto che scivola sull’ultima scena separando gli attori dal pubblico: ha sempre un grande fascino la rappresentazione dal vivo di opere in prosa, siano commedie o tragedie, di balletti e musical, come anche di melodrammi allestiti in un spazio concreto, limitato fisicamente ma non nell’immaginazione, dove è possibile catalizzare l’attenzione dello spettatore anche se la scena rimane immutata.

La bellezza e l’interesse per il teatro non è cambiata attraverso i secoli, da Aristotele a Eduardo De Filippo. Il teatro è sempre stato, e così rimarrà, esattamente come l’ha definito il critico Silvio D’Amico: «La comunione d’un pubblico con uno spettacolo vivente». Questo il vero motivo di un successo che è migliorato nelle ultime stagioni, con sale mediamente piene e record di abbonamenti venduti.

Lo spettacolo dal vivo ora si promuove e si festeggia una volta l’anno, a partire dal prossimo 22 ottobre. E’ questo infatti  il giorno scelto dal ministro Beni culturali e del Turismo perché famiglie meno abbienti o famiglie che non praticano abitualmente le sale, possano avvicinarsi a costo zero a un’arte così ricca e mai in crisi. Concerti, prosa: la giornata nazionale che è stata proclamata ufficialmente da Dario Franceschini dopo l’accordo siglato tra la direzione generale per lo spettacolo dal vivo del Mibact e Agis, intende allargare la platea, incuriosendo gli scettici e gli indifferenti. Con un post sul suo profilo Facebook il ministro Franceschoini ha annunciato: “Firmato con @SteGiannini accordo tra Mibact e Miur per la diffusione del teatro e del cinema nelle scuole”.  Un’idea che segue la fortunata iniziativa rivolta ai musei e che, in un anno e mezzo di sperimentazione, ha ottenuto un grande successo. L’iniziativa arriva in un momento particolarmente fortunato per gli spettacoli dal vivo, sale piene, record di abbonati un po’ ovunque in Italia.

La Giornata del Teatro, con eventi al mattino, al pomeriggio e di sera, riguarderà tutti teatri sia pubblici sia privati, comprese le fondazioni liriche e i teatri di tradizione.

A.B.