“Non credo che ci sia stata nessuna telefonata da Roma, ma quel voto è stato un errore anche se è dipeso da questioni locali”. Massimo D’ Alema ha commentato così l’esclusione di Matteo Renzi dai grandi elettori della Regione Toscana per la prossima elezione del presidente della Repubblica. Dopo un faccia a faccia di circa un’ora a palazzo Vecchio con il grande escluso, l’ex presidente del consiglio ha tentato di ricucire lo strappo con Renzi proprio nel momento in cui le voci ed i rumors su una possibile scissione si fanno sempre più insistenti. La paura di ulteriori lacerazioni tra vecchio e nuovo Pd, con possibili strascichi parlamentari (i 51 renziani potrebbero non votare le indicazioni del segretario del partito per quanto riguarda le candidature per il Quirinale), continua a dominare la scena politica. Ed oggi, alla luce del sostanziale stallo sia per quanto riguarda i possibili sviluppi del governo che per quanto riguarda le possibili intese sul dopo Napolitano, quanto potrà fare il sindaco di Firenze tiene tutti sul chi va là. E D’Alema consapevole di questo cerca di correre ai ripari. Renzi comunque resta furibondo e a D’Alema ha parlato senza mezzi termini di “doppiogiochismo” da parte di chi, all’interno del partito, gli aveva dato rassicurazioni per poi farlo fuori scegliendo un’altra persona come delegato regionale alle votazioni per il nuovo presidente della Repubblica. “Con Matteo Renzi c’ è stata una lunga, cordiale e amichevole conversazione”, ha riferito l’ ex presidente del Consiglio dopo l’incontro nella sala di Clemente VII, lo studio del sindaco a Palazzo Vecchio. “Abbiamo parlato della situazione del Paese e delle prospettive, ci siamo scambiati opinioni sul modo in cui dobbiamo lavorare insieme per trovare una via di uscita a una condizione che è molto difficile – ha spiegato – Il nostro dialogo è stato molto utile, molto positivo e molto amichevole”.
Uno scambio di opinioni che domattina verrà riferito a Bersani, visto che l’ex capo del Copasir ha appuntamento con lui.
Quanto al suo rapporto con il sindaco Renzi, D’Alema ha tenuto a sottolineare che è “una delle personalità importanti di questo partito”. Per quel riguarda il passato a proposito di rottamazione, attacchi primarie, ecc.- ha spiegato – io non ho mai attaccato Renzi, era Renzi che attaccava me. Tutti sanno che io non sono più parlamentare: mi sono auto-rottamato, ho promosso il rinnovamento. Dal punto di vista del mio ruolo politico sono sempre qui, il problema è già risolto in un senso o nell’altro”. Anzi, nell’ultima campagna elettorale “sono venuto a Firenze tessendo gli elogi di Renzi, ho apprezzato il modo in cui stava dando una mano a Bersani nel corso della campagna elettorale, dimostrando spirito di partito”. Toni concilianti per dialogare di nuovo, anche se tensioni e riserve continuano a farla da padrone.
Quindi Massimo D’ Alema ha osservato: “Siccome il nostro partito ha una grande responsabilità in questo momento, stiamo cercando insieme di trovare delle soluzioni utili per il Paese in un clima positivo e questo mi ha fatto molto piacere”. Che la fase sia durissima sono in pochi a negarlo: il Pd è a una delle prove più difficili dalla sua nascita. Tanto che Dario Franceschini è arrivato a paventare il rischio di scissione. Dentro il Pd i malumori per la gestione della fase post elettorale sono sempre più forti, ma Pier Luigi Bersani continua a mostrare fiducia. “Non abbiamo problemi di questo genere”, ha assicurato oggi ai cronisti che gli chiedevano se sia reale il pericolo di una spaccatura all’interno del partito. In mezzo alla bufera, però, Massimo D’ Alema ha scelto la strada della mediazione. Ci riuscirà? Lo sapremo nelle prossime ore, ma il fucile, carico, resta al piede del sindaco di Firenze.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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