L’università di Berkeley (California) ha realizzato il primo atlante semantico del cervello, una mappa che individua in che parte del nostro encefalo viene organizzato il linguaggio umano, composto dall’insieme di parole e simboli significanti.
Attraverso la Risonanza magnetica funzionale (RMF), il gruppo di ricerca guidato dal professore Jack Gallant ha analizzato l’attività cerebrale di sette volontari mentre ascoltavano la radio. Dai dati raccolti è stato possibile individuare ben 100 aeree semantiche diverse, distribuite in entrambi gli emisferi. Ce ne sarebbero di tutti i tipi sparse per tutta la corteccia cerebrale: quelle che si attivano con parole inerenti a numeri, alla famiglia (come moglie,fratello, cena) o a sensazioni tattili.
All’interno della corteccia cerebrale, ogni area svolge una determinata funzione. Al livello delle cosiddette “cortecce associative” convergono i vari stimoli ricevuti o estrapolati dalla nostra esperienza, che poi vengono rielaborati in funzioni cerebrali complesse, come il pensiero.
Se ogni persona ragiona in modo diverso, quindi risponde diversamente a tali “stimoli”, è altrettanto vero che tutti hanno più o meno le stesse aree del cervello adibite ad associare la parola al suo significato, l’odore al ricordo, il brivido freddo alla paura. Lo studio dovrà in seguito prendere in considerazione individui di diversa estrazione sociale, lingua e cultura, per capire in che modo tali differenze influenzino letteralmente il nostro pensiero.
Se volessimo semplificare potremmo paragonare queste aree cerebrali alle “isole” (del divertimento, dell’infanzia, dell’amicizia) situate nell’animo dell’adolescente Riley nel film di animazione “Inside Out”. Ogni sito era infatti “arredato” con particolari oggetti “significanti” che venivano messi in funzione a seconda dei momenti, degli umori o delle necessità dalla postazione di controllo o direttamente dalla ragazzina stessa. In quel caso però erano le emozioni (gioia, rabbia, tristezza, paura e disgusto) le vere protagoniste, come ha sottolineato Peter Docter, già regista e sceneggiatore di altri capolavori come Up, Toy Story, Monsters & Co. “il film non è ambientato dentro il cervello, che è un luogo fisico ma dentro l’animo” della piccola.
Tuttavia, il rapporto tra le strutture celebrali e il sistema delle emozioni continua ad essere indagato dalla scienza. Alcune di esse sono il sistema nervoso autonomo che regola le reazioni corporee involontarie attraverso il sistema simpatico e il sistema parasimpatico. Il sistema limbico, che comprende l’amigdala, l’ippocampo e l’ipotalamo, è fondamentale per gestire reazione emotive di vario genere, come la motivazione, oltre che per l’apprendimento ed alcuni aspetti della memoria.
L’amigdala in particolare è considerata il “centro delle emozioni”: attraverso di lei passano e vengono elaborati gusto e olfatto ma anche paura ed aggressività, a volte in modo involontario, producendo effetti assolutamente non richiesti.Ad esempio se ad un particolare odore viene associato un nostro ex, come in “Someone like you”, pellicola americana del 2001, dove la protagonista Jane (interpretata da Ashley Judd) arriva a chiedere al proprio medico di esportarle l’ amigdola, per evitare di pensare al suo ex che profumava di “talco, bucato e vaniglia” ogni volta che sentiva uno di questi tre odori.
Gli studi sul cervello hanno prodotto anche numerosi errori e pregiudizi, come nel caso della Frenologia (dal greco “studio della mente”). Questa dottrina “pseudoscientifica” elaborata dal medico tedesco Franz Joseph Gall (1758-1828) prevedeva la correlazione tra alcune particolari morfologie di cranio e la personalità. Questo spunto fu poi ripreso nella prima metà del 1800 da Cesare Lombroso nell’ambito dell’antropologia criminale. Sebbene ovviamente le conclusioni di entrambe risultarono essere sbagliate e prive di fondamento scientifico, esse partivano in realtà dallo stesso principio che ha oggi prodotto tale “mappa dei pensieri”, cioè che ad ogni funzione cognitiva corrisponde una particolare area del cervello umano che, a sua volta, risponde a specifici stimoli.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy