Lungi dal pensare che “il coronavirus sia una punizione divina”, il sacerdote noto in tutta la Sardegna per il suo potere di liberare i posseduti da Satana, al quale ha dedicato anche una pubblicazione, si dice invece “convinto che in tutta questa vicenda certamente lo zampino del maligno ha la sua parte, perché chiama in ballo la responsabilità umana e personale”.
Maligno dentro o fuori dall’origine del virus, per chi pensa abbia avuto origine da una collaborazione umana o da un progetto perverso di qualcuno è più facile chiamare il causa il diavolo come tentatore nella malvagità, la pandemia ha nuociuto al lavoro in genere (l’Istat oggi ci fornisce i dati relativi alla perdita di posti di lavoro: 500 mila) creando nella fattispecie un tracollo vero e proprio degli esorcismi. Prima il lockdown, poi le norme rigorose per arginare i contagi da coronavirus, sta di fatto che oggi questo tipo di pratiche religiose che sul territorio italiano vedono impegnati oltre 200 ministri di Dio, sono in calo e il diavolo, quando capita di dover agire, si scaccia con guanti e mascherina. “Gli esorcismi effettivamente sono diminuiti – registra il teologo esorcista don Matteo De Meo – e laddove è possibile si fanno con tutte le precauzioni richieste e indossando guanti e mascherina”.
“Non che il diavolo non agisca più – gli fa eco dalla Svizzera padre Cesare Truqui, erede di padre Amorth – ma per una questione sanitaria. Fatto sta che in tutto questo periodo io ho incontrato pochissime persone, 2 o 3”. “Non c’è una regola comune, che sarebbe peraltro difficile stabilire. Laddove è possibile – spiega don Matteo De Meo – si pratica l’esorcismo con guanti e mascherina, mentre per quanto riguarda i casi più conclamati, anche se non sono così tanti, si cerca di rinviare. In questo periodo più che altro ci sono stati casi legati a problemi spirituali e a situazioni miste: tanti casi legati a psico depressioni”.
In Svizzera, riferisce padre Truqui, “non c’è l’obbligo di mascherina. Ma si rispetta la distanza sociale. Poi certo, nel momento dell’imposizione delle mani per scacciare il demonio, la distanza si annulla”. Ecco perché, come spiega l’esorcista, “in questo periodo ci si è applicati soprattutto su un primo dialogo con chi sta male. Gli esorcisti in generale sono comunque sempre attenti ai bisogni delle persone, anche offrendo un conforto più che altro psicologico via telefono. Io però credo nel potere dell’esorcismo quindi tutt’al più al telefono si da’ una benedizione ma a tanti chilometri di distanza non si scaccia Satana”.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy