In arrivo un’estate calda. Anzi, caldissima. Secondo Avvenia, player italiano della white economy e della sostenibilità ambientale, la stagione estiva sarà “la più calda di sempre, con temperature più elevate rispetto alla media stagionale che sono già state registrate in molte città europee”, fino a superare i 45 gradi in molte città, comprese quelle italiane.
Un sole allo zenit, secondo gli analisti di Avvenia, che nell’ultimo trimestre del 2015 hanno rilevato un innalzamento di 1,1 gradi in più rispetto alle medie 1951-1980.
Molte le cause a cui imputare l’innalzamento delle temperature, sia naturali che antropiche: in particolare però, è il riscaldamento globale, prevalentemente dovuto all’immissione di gas serra da parte dell’uomo nell’atmosfera, il maggior responsabile del clima torrido che contraddistinguerà l’estate 2016.
“Se in parte l’aumento della temperatura è dovuto a cause naturali, come l’irraggiamento solare combinato con il naturale effetto serra dell’atmosfera – ha affermato il fondatore di Avvenia, Giovanni Campaniello – una parte importante del surriscaldamento è indubbiamente riconducibile alle attività umane -come l’utilizzo dei combustibili fossili, la deforestazione e l’agricoltura e l’allevamento intensivi- e alla scarsa attenzione da parte di molti Paesi alle politiche di efficientemento energetico”. “La temperatura potrebbe superare i 45 gradi, con forti ripercussioni per i cittadini ma anche su molte aree del processo industriale, dalla Gdo (logistiche refrigerate) al farmaceutico e all’alimentare, dove il problema della stabilità termica degli edifici e del mantenimento di determinate temperature negli ambienti più essere causa, se mal gestito, di perdite di qualità del prodotto o di perdita del prodotto stesso”, continua Avvenia.
“Se in parte l’aumento della temperatura è dovuto a cause naturali, come l’irraggiamento solare combinato con il naturale effetto serra dell’atmosfera – ha affermato il fondatore di Avvenia, Giovanni Campaniello – una parte importante del surriscaldamento è indubbiamente riconducibile alle attività umane -come l’utilizzo dei combustibili fossili, la deforestazione e l’agricoltura e l’allevamento intensivi- e alla scarsa attenzione da parte di molti Paesi alle politiche di efficientemento energetico”.
“La temperatura potrebbe superare i 45 gradi, con forti ripercussioni per i cittadini ma anche su molte aree del processo industriale, dalla Gdo (logistiche refrigerate) al farmaceutico e all’alimentare, dove il problema della stabilità termica degli edifici e del mantenimento di determinate temperature negli ambienti più essere causa, se mal gestito, di perdite di qualità del prodotto o di perdita del prodotto stesso”, continua Avvenia.
Secondo quanto riportano gli analisti, il caldo comincerà a crescere in maniera esponenziale da domani, giorno di inizio estate. A luglio invece ci faranno compagnia Caronte, Cerbero e Minosse, le tre ondate di caldo africano che non ci lasceranno respirare fino a fine agosto. Ad inizio settembre le temperature si faranno più fresche, ma sempre al di sopra della media stagionale.
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