In Francia Euro 2016 è ancora ostaggio della violenza. Ieri a Lille gli hooligan inglesi – di passaggio verso Lens, dove stasera la nazionale di Hodgson gioca contro il Galles – si sono scatenati dalle sette di sera all’una di notte, sfasciando vetrine e lanciando bottiglie contro le forze dell’ordine. Il bilancio degli scontri è di 36 arresti e 16 feriti ricoverati in ospedale.
A Lille si giocava Russia-Slovacchia – hanno vinto gli slovacchi 2-1, complicando terribilmente il passaggio del turno ai russi – e le autorità francesi volevano evitare un rematch di sabato scorso a Marsiglia, dove inglesi e russi se le erano date di santa ragione. Missione fallita, si può dire a posteriori.
Per pura coincidenza – evitabile, ma a posteriori è facile dirlo – le partite delle loro squadre erano in programma a distanza di un giorno e 40 chilometri. E così Lille si è riempita di sedicenti tifosi inglesi di passaggio, che hanno messo in atto una caccia all’uomo per i bar del centro in cerca dei tifosi russi. Tifosi russi che per parte loro non hanno risposto alla provocazione, e non si sono fatti trovare: gli unici contatti fra tifoserie organizzate sono avvenuti nei pressi della stazione, e si sono limitati a cori di scherno. Qualche inglese invece si è sfogato contro i francesi che festeggiavano la vittoria dei Bleus contro l’Albania. Il grosso della violenza, invece, ha preso di mira le forze dell’ordine, che hanno reagito sparando lacrimogeni.
Non è servito a niente minacciare sanzioni alla squadra, fino all’eliminazione d’ufficio, in caso di nuove intemperanze. Non è servito a niente vietare la vendita di alcolici: i sedicenti tifosi si sono semplicemente spostati nelle brasserie che non hanno rispettato l’ordinanza (e hanno fatto affari d’oro). Non è servito a niente nemmeno integrare i ranghi della polizia francese con agenti mandati apposta dall’Inghilterra: questi hanno provato in ogni modo a mantenere l’ordine con le buone, ma quando per l’ordine non c’era già più nulla da fare. La macchina di sicurezza francese, messa di fronte a un problema di ordine pubblico del tutto prevedibile, ha perso su tutta la linea. C’è da sperare che sia più preparata contro le minacce meno prevedibili, o che gli allarmi dei servizi di sicurezza e della CIA su misteriosi spostamenti in Occidente di presunti jihadisti si rivelino infondati.
Tornando alle minacce prevedibili, nuovi scontri su vasta scala tra russi e inglesi non si dovrebbero ripetere: le due nazionali sono impegnate lunedì sera, in contemporanea, rispettivamente a Tolosa e a Saint-Étienne, oltre 400 km di distanza. Preoccupa di più il calendario della Polonia, che stasera a Saint-Denis affronta la Germania e martedì a Marsiglia l’Ucraina.
A proposito di Marsiglia, la prefettura locale ha firmato i primi venti ordini di espulsione contro hooligan russi impegnati nella battaglia con gli inglesi della settimana scorsa. Fermati all’uscita del loro hotel a Mandelieu-la-Napoule, vicino Cannes, e accompagnati in carcere a Marsiglia, sono tutti uomini fra i 25 e i 40 anni. Negli scontri erano rimaste ferite 35 persone, fra cui un supporter inglese ancora ricoverato in condizioni “molto gravi”. Saranno espulsi materialmente lunedì.
A Mosca la questione è stata accolta letteralmente come un affare di Stato. Dmitri Peskov, il portavoce del presidente Vladimir Putin, ha contestato la ricostruzione dei fatti fornita dalle autorità francesi:
Speriamo che il campionato vada avanti senza alcun incidente e speriamo anche che ci sarà un trattamento equo nel corso delle indagini su tutti gli incidenti.
Intanto il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha convocato l’ambasciatore francese a Mosca, Jean-Maurice Ripert, per chiedergli spiegazioni sul fermo di alcuni pullman di tifosi che stavano andando a Lille per la partita con la Slovacchia. Lavrov ha riconosciuto il comportamento “inammissibile” di alcuni russi negli incidenti di Marsiglia, ma considera l’episodio del fermo “inaccettabile”: “Le autorità francesi – sostiene – hanno agito contro le loro responsabilità stabilite dalla convenzione di Vienna”. Lavrov ha aggiunto di aver inviato una nota scritta al ministero degli Esteri francese.
Intanto il ministero dell’Interno francese ha pubblicato il bilancio della prima settimana di Europei: per atti vandalici, violenze o furti sono state arrestate 323 persone. Di queste, 196 sono trattenute in stato di fermo. Altre 11 sono già state condannate per direttissima, tre delle quali con la condizionale.
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