In Polonia, 17 arrestati ed espulsi per rissa e 80 fermati per lancio di lacrimogeni contro la polizia. I biancocelesti vincono per 2-0.
Bolgia. E’ il termine più appropriato per definire quanto accaduto a Varsavia, in Europa League, prima di Legia-Lazio. 150 tifosi al seguito della squadra capitolina sono stati fermati dalla polizia polacca a seguito di incidenti verificatisi nel pomeriggio. Attorno alle 16.30, in una delle piazze del centro della capitale polacca, gli oltre 700 sostenitori biancocelesti arrivati a Varsavia si stavano radunando per essere poi scortati dalla polizia locale verso lo stadio del Legia.
Tutto secondo copione, quando all’improvviso dal corteo sono partiti lanci di fumogeni (secondo i laziali), di pietre e bottiglie (per le autorità polacche) nei confronti della polizia. A quel punto le forze dell’ordine hanno deciso di passare immediatamente all’azione. È così scattata una sorta di retata che ha portato al fermo di circa 150 sostenitori laziali, in pratica tutti quelli che si trovavano nei paraggi al momento del lancio di oggetti verso i poliziotti.
La situazione è poi tornata tranquilla e tra le due tifoserie non c’è stato alcun contatto. Il ds laziale, Tare, ha voluto smentire che si sia trattato di scontri.
“ Non ci risultano scontri, ma soltanto che circa 80 tifosi laziali hanno chiesto di essere scortati per sicurezza in centro e tutti sono stati fermati per un controllo dei documenti. Senza un motivo. Non sappiamo altro. Stanno verificando i documenti, lo ribadisco. Posso garantire che questi settanta fermati di cui siamo a conoscenza non sono stati violenti, perché hanno fatto una richiesta tramite la società di essere scortati allo stadio, perciò speriamo che questa cosa si chiarisca e vengano rilasciati”.
I fermati sono stati tutti condotti nelle varie stazioni di polizia per essere interrogati, ma in serata i fermati nelle stazioni si sono ridotti a 60. Gli altri rilasciati. Tutti dovrebbero far rientro in Italia oggi.
Qualunque sia la versione dei fatti corretta, quella della polizia locale o quella dei tifosi, una pagina bruttissima. Cui si deve aggiungere quanto accaduto il giorno prima del match con altri 17 sostenitori biancocelesti arrestati dalla polizia presso un albergo della capitale polacca in seguito ad una rissa con alcuni polacchi. Tutti processati per direttissima e liberati (tranne uno) con l’obbligo di lasciare il paese col divieto di assistere al match.
E il peggio è che dopo i disordini causati dai supporters polacchi all’andata a Roma, le avvisaglie di un clima non proprio “amichevole” c’erano tutte. Ma la realtà ha superato l’immaginazione. E in secondo piano finisce forse la più bella Lazio della stagione, capace di vincere con un netto 2-0, grazie alle reti dei baby Perea e Anderson, e di conquistare la matematica qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Con il Trabzonspor all’Olimpico, la squadra di Petkovic si potrà giocare anche il primo posto. Ma dovrà vincere.
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